Rifiuti dalla Calabria: abbassiamo i toni, prevalga la solidarietà

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—lP—

di Jori Cherubini

Stanno per arrivare una montagna di tonnellate di rifiuti dal sud Italia. Dalla Calabria. Ad Abbadia saranno destinate 100 tonnellate di spazzatura al giorno. Ma prima di creare i soliti allarmismi spiccatamente politici, o antipolitici, o anti casta o anti-quello-che-volete, vediamo meglio di che si tratta.

Oltre al nostro comune sono impegnati - per smaltire e lavorare le 800 tonnellate di spazzatura al giorno provenienti dalla Calabria (in stato di emergenza anche a causa dei nubifragi degli ultimi giorni) – i comuni di: Poggibonsi (46 t.*), Grosseto (182 t.,**) e Terranova Bracciolini (10 t.) per gli impianti di trattamento; e Asciano (50 t.), Abbadia San Salvatore (100 t.), Terranova Bracciolini (50 t.), Civitella Paganico (150 t.), Peccioli (250 t.) e Rosignano M. (60 t) per le discariche. Si noti che più di noi dovranno patire il maleodorante carico Civitella e soprattutto Peccioli. Ricordiamo inoltre che si tratta di un periodo molto breve (con scadenza – stando alla delibera 817 del 4/8/2015 – al 30 settembre 2015). A rigor di legge (DL n. 152/2006 all’art.182, comma 3) “è vietato smaltire i rifiuti urbani non pericolosi in regioni diverse da quelle dove gli stessi rifiuti sono prodotti, fatti salvi eventuali accordi regionali (…), qualora gli aspetti territoriali e l’opportunità tecnico economica di raggiungere livelli ottimali di utenza servita lo richiedano”; ed è esattamente il caso in questione; quindi siamo nella legalità.

Al di là delle questioni di lana caprina si tratta innanzitutto di solidarietà. Il dovere è soccorrere i bisognosi – in questo caso addirittura connazionali (così il cane di Pavlov dell’aiutiamoli a casa loro se ne starà, per una volta, a cuccia) – lo dice il Vangelo. Soccorso sia. Purché a tempo determinato (e infatti il provvedimento dura 2 mesi). Il popolo badengo è vispo e molto istintivo. Nessuno, di istinto, accetta di buon grado la spazzatura altrui. E va bene. Ma stavolta sarebbe invece il caso di accettarla, che il male minore, ché sempre di male si tratta (la spazzatura inquina, e va beh), è sempre preferibile a il male maggiore o a vaporosa ricaduta fissa (chi ha orecchie intenda). Inoltre noi tutti viviamo belli comodi, o appena scomodi, nella società dei consumi. Raccogliendone privilegi impensabili alla maggior parte della nostra specie sparsa per il pianeta. E laddove c’è ricchezza c’è consumo, e il consumo produce rifiuti, e i rifiuti bisogna smaltirli. Negli anni ’90 i nostri della Toscana del sud andavano a bruciare in Campania, senza che i campani si lamentassero (più di tanto), e noi ringraziavamo. Adesso dobbiamo, obtorto collo, fare la nostra parte e ricambiare “il favore”. Gratis e senza troppi piagnistei (“Un volontario senza eccesso di zelo fa gratis quel che può e gli par zero” GLF)

Per concludere. Ciò che dovrebbe destare più preoccupazione, in Italia, sono le discariche abusive (stimate in circa 5.000), e non provvedimenti eccezionali come questi. Alfredo Mazza, The Lancet Oncology, vol. 5, settembre 2004: «The 5000 illegal or uncontrolled landfill sites in Italy drew particular criticism; Italy has already been warned twice for flouting the Hazardous Waste Directive and the Landfill Directive, and the EU has now referred Italy to the European Court of Justice for further action.» trad. [« La maggior parte delle critiche è rivolta alle 5000 discariche illegali e prive di controllo presenti sul suolo italiano. L’Italia è stata richiamata già due volte per aver trasgredito alle norme della Hazardous Waste Directive (direttiva sui rifiuti pericolosi) e della Landfill Directive (direttiva sulle discariche), tanto che ora L’Ue ha rinviato l’Italia alla Corte di giustizia europeaz per ulteriori provvedimenti.»]

*al giorno

**da settembre 2015

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Foto/copertina: Venere degli stracci, Michelangelo Pistoletto (1967)

Commenti

1 commento a “Rifiuti dalla Calabria: abbassiamo i toni, prevalga la solidarietà”

  1. redazione

    ERRATA CORRIGE. in mail mi fanno giustamente notare che: “ART. 6 Il costo di conferimento verrà direttamente pattuito tra i gestori degli impianti di conferimento toscani e la Regione Calabria. Dovrà essere applicato il tributo di cui alla L. 549/1995 e L.R.. 25/1998 art. 30 quater di 12,00 Euro/tonnellata per rifiuti provenienti da impianti di trattamento.”

    JC

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