FLORAMIATA, lo sfogo di un’operaia: “Mi sento discriminata. Rischio di perdere la casa”

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—lP—

Riceviamo e pubblichiamo(*)

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Sono un operaia di Floramiata da ben 14 anni, e ho diritto di lavorare quanto gli altri. Sono stata richiamata per una settimana insieme ad altri operai indignati come me. Ma mercoledì alcuni di noi hanno ricevuto una proroga di tre settimane e altri no. Io sono sola senza genitori e pago un mutuo di 700 euro che non ho potuto bloccare proprio perché sono rientrata al lavoro. A quanto pare per la legge per bloccare il mutuo non devo lavorare per 30 giorni consecutivi: il fatto di essere stata richiamata mi ha fatto perdere il diritto di bloccarlo. Solo che è una legge del cavolo perché con una settimana di lavoro non riesco a pagare la rata e rischio di perdere la casa. Mi sento discriminata e non considerata, visto che la maggior parte degli operai che sono dentro all’azienda non sono tanto meglio di me (come vogliono far credere) e hanno situazioni economiche più agevolate della mia. E’ solo che io non lecco le mani di nessuno, non faccio casini, non ho nessun tipo di raccomandazione e non vado in Comune o dal sindacato a piangere. E’una vergogna. Le persone non si mortificano moralmente in questo modo, lo dice la costituzione: “il lavoro è un diritto di tutti”. (*Laura Migliorati, operaia di Floramiata, in risposta al comunicato)

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Commenti

5 commenti a “FLORAMIATA, lo sfogo di un’operaia: “Mi sento discriminata. Rischio di perdere la casa””

  1. Enrico Coppi

    Il mutuo lo puoi bloccare comunque: la tua é un’evidente stato di contrazione reddituale e difficoltà economica.

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  2. Piero

    Carissima operaia, ti faccio tanti auguri e spero che il tuo problema, che poi è quello di molti altri lavoratori si risolva al meglio. Passo spesso davanti alla vs azienda e vedendo le bandiere esposte all’ingresso mi sono chiesto che cosa festeggiavate, poi sentendo in giro mi è stato detto che …. Io mi chiedo da chi siete rappresentati, fuori all’ingresso non c’è presidio, non ci sono persone che manifestano, vedo tir uscire con materiale, non vedo nei paesi interessati manifesti. Carissima, le cose non si devono aspettare a casa, si devono conquistare, un minimo di rappresentanza davanti all’azienda ci deve essere, non deve continuare il mercato dei tir, dovete bloccare le strade, manifestare nei paesi coinvolgendo i sindaci, andare una delegazione (con la presenza di operai) alla provincia o alla regione, far intervenire la forza pubblica con invito di TV nazionali, far capire a questo Stato che la ripresa è anche risanare le aziende, e ricordati Operaia che la cassa integrazione è sempre stata l’anticamera del licenziamento. Occhio lavoratori, oggi la mala gestio è un premio per i gli A.D., loro si sono mangiati i soldi e voi siete per strada, difendete con tutti i mezzi a disposizione il vs lavoro, un lavoro che nasce in sostituzione di una Miniera chiusa che dava lavoro a migliaia di persone ed ora non riesce a fare sopravvivere 250 risorse.

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  3. Novaro

    Conosco la storia della Floramiata, la sto seguendo,ho lavorato alla centrale Geotermica di Casa del Corto.
    Come dice Laura:Art. 1 Cost., I comma– L’ Italia è una Repubblica democratica fondata sul
    lavoro.
    Art. 4 Cost.– La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e
    promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
    Art. 35 Cost., I comma– La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed
    applicazioni.
    Il lavoro è considerato dalla Costituzione come fondamentale strumento di
    realizzazione della personalità umana. Il diritto al lavoro di cui all’art. 4 Cost.
    rappresenta il primo diritto sociale. Non costituisce, però, un diritto
    immediatamente azionabile, ma, così come gran parte degli altri diritti sociali, è
    visto dalla Costituzione come un obbiettivo da raggiungere attraverso l’ intervento
    dello Stato nell’economia (politiche occupazionali).
    Percu i Sindacati,i Sindaci,la Regione,devono rimuovere gli ostacoli che impediscono lo svolgimento del Lavoro.
    Laura ha veramente bisogno,specialmente ora che ha perduto la madre da poco che le poteva dare una mano con la sua piccola pensioncina a pagare il mutuo,
    Agli Operai della Floramiata dico solo;Aiutatevi non vi disgregate,siate solidari l’uno con l’altro.
    Nel 1968 gli Operai della Miniera di Mercurio di Abbadia San Salvatore fecero la marcia della Fame partendo da abbadia ed andado a Siena davanti la prefettura,perche anche loro rischiavano di perdere il lavoro
    e fare la Fame,ci riuscirono con la loro volontà, qualcuno fu anche picchiato dalla celere, ma portarono a casa con L’intervento poi dello stato,LA PAGNOTTA.
    Se occorre bisogna fare di tutto per i propri diritti,Sempre con Lotte Democratiche,le guerre non servono a nessuno.
    Auguri Ragazzi di Cuore.

    post scriptum :
    Se occorre chiamate alla lotta quegli Operai della Miniera oggi pensionati.
    Sicuramente scienderanno in piazza con voi, perché sanno cosa vuol dire
    la fame,il diritto di vivere.

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  4. Novaro

    Oggi 15 Aprile si terra l’asta della Floramiata, 5 sono le Partecipanti che hanno manifestato il loro interesse all’impresa.
    Speriamo che la regione metta tutta la sua forza.
    Auguri a tutti gli operai,un buon Rientro.

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  5. Giovanni F

    Leggo questa mattina per la prima volta questo “sfogo”. Non si può non essere solidali con chi “non fa casini” e “non va a lamentarsi” e spesso si vede passare avanti gente che non merita niente più di lui… Hai fatto proprio bene a chiarire che non vuoi andare al sindacato ma hai gli stessi diritti degli altri.

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