Amiata: al Saragiolo arriva il Social-eating, la nuova tendenza ristorativa

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di Viola Santelli

Abbadia San Salvatore. Non è certo un segreto che per noi italiani la cucina sia un piacere primario. Ovunque si decida di andare, e con chiunque si passi del tempo, avere un buon piatto davanti migliora l’umore. Che quella di mangiare bene sia una priorità, beh, nemmeno questo è un segreto. Allora perché  non farlo in compagnia, talvolta insieme a sconosciuti? Si chiama Social-eating ed è l’ultima tendenza della ristorazione. Si tratta, in parole povere, e come già dal nome è facile dedurre, di organizzare o prendere parte a una cena, dove può  capitare che i commensali siano persone mai incontrate prima. È un progetto che di sicuro incentiva i nuovi incontri e dà anche la possibilità di mangiare bene a un prezzo minimo.  Nonostante sia nato qualche anno fa, adesso risulta popolare anche nelle “città dello stivale”. A dirla tutta, questo fenomeno comincia a coinvolgere anche i paesi; ed è proprio sull’Amiata, precisamente su un piccolo centro abitato di nome Saragiolo, che di tanto in tanto vengono organizzate queste cene.

Per approfondire la questione abbiamo fatto due chiacchiere con Federico Urso, colui che ha avuto l’idea di espandere l’iniziativa anche tra noi. E’ venuto di getto chiedere come e perché sia nato tutto ciò, come è stato possibile diffondere la notizia.  ”Abbiamo avuto la possibilità di appoggiarci a un sito internet che sostiene e promuove tale forma di mercato, riuscendo a ricavarne anche un lieve guadagno. I motivi che ci hanno spinto ad aprire la nostra casa, ospitando la comunità più varia, sono principalmente: la voglia di diffondere la nostra cucina – guadagnando una piccola ricompensa – e la voglia di fare due chiacchiere. Senza ombra di dubbio rappresenta un modo per potersi mettere in gioco, sviluppando qualche idea originale. Abbiamo anche una pagina Facebook (Gnammo a casa Urso): le serate sono svariate: chi organizza cene, chi semplici aperitivi, chi pic-nic, sempre all’insegna dello stare insieme”.

In conclusione, il Social-eating rappresenta una vera e propria rivoluzione, un modo alternativo per impiegare del tempo e un suggerimento più che valido in sostituzione al ristorante. È una proposta di lavoro pulito e del tutto controllato, svolto da persone competenti e coscienti sul fatto che ogni cosa sia completamente legale. Una trovata che apre molte porte a chef e aspiranti tali. Come ultima cosa non rimane che registrarsi a Gnammo, dove tutti gli interessati, cuochi o ospiti che siano, possono navigare ogni giorno tra gli annunci, scegliendo ciò che più si cerca.

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Foto/copertina: “casa Urso, Saragiolo (SI).

Commenti

1 commento a “Amiata: al Saragiolo arriva il Social-eating, la nuova tendenza ristorativa”

  1. Enrico

    E’ una iniziativa per paesi in via di sviluppo dove non ci sono regole.

    In Italia le regole ci sono e devono essere rispettate, a partire dalle tasse da pagare, ai controlli sanitari, ai controlli ficli, alle autorizzazione di somministrazione sia di vini che di alcolici che di cibo…..volete sostituirvi ai ristoranti???
    Bene vorrà dire che i ristoranti faranno rivolta a questa iniziativa e ci sarà la cosidetta “guerra tra poveri”.

    Enrico

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