Un altro appello per salvare la banca
Un gruppo di cittadini castiglionesi ha preparato, e messo a disposizione in alcune attività commerciali, per la sottoscrizione, il testo di una petizione popolare indirizzata al Presidente della Regione Toscana, al Prefetto di Siena, al Presidente della Provincia e, per conoscenza, al Sindaco di Castiglione e ai candidati del Partito Democratico per la prossima tornata elettorale nazionale, Pier Carlo Padoan e Susanna Cenni.
Nel testo si ricorda che già nel 2013 fu chiusa la filiale della Banca di Credito Cooperativo Toscnano, nonostante avesse il bilancio in attivo e che da poco tempo analoga sorte ha subìto lo sportello del Monte dei Paschi, l’unico rimasto nel capoluogo comunale.
Viene ricordato, poi, che gli sportelli bancari più vicini si trovano a dieci chilometri di distanza (a San Quirico d’Orcia, ndr) e che vi sono due sole corse giornaliere di autobus: in andata alle ore 9, per il ritorno alle 16, mentre una larga fascia della popolazione è costituita da persone ultrasessantacinquenni, che hanno da un lato difficoltà negli spostamenti e dall’altro comprensibili problemi nell’utilizzo degli strumenti telematici.
Ricordato che Castiglione si trova nell’ambito della Val d’Orcia, dichiarata patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO, viene posto l’accento sul fatto che, nel corso del 2017, è stato registrato un minimo risveglio di attività commerciali e turistiche, che rischiano però di essere penalizzate dalla chiusura dello sportello, così come quelle già esistenti da tempo.
I promotori sostengono che “i partiti sono e si dichiarano impotenti e muti davanti alla protesta e all’indignazione sollevata da un simile atto, lesivo dello sviluppo e della stessa fruibilità di un territorio già di per se periferico e penalizzato”.
Per tutte queste ragioni, i cittadini che sottoscriveranno il documento si rivolgono alle autorità e Soggetti chiamati in causa affinché, “secondo le proprie cariche, funzioni, sensibilità e responsabilità vogliano prendere in considerazione i problemi creati da una scelta arbitraria e irragionevole, i cui effetti negativi non sono stati tenuti in alcuna considerazione. La parola è passata ora nelle mani della gente che, presso la Cartoleria Bartolomei, il negozio “Orcia in fiore” e il bar “L’Appalto” hanno a disposizione alcuni giorni di tempo per sottoscrivere il documento. Daniele Palmieri
Nel riquadro in alto lo sportello di Campiglia, chiuso nel 2017.