—lP—

Riceviamo e pubblichiamo(*) 

***

ALLA CORTESE ATTENZIONE DI: Dario Parrini – Segretario Regionale Partito Democratico Toscana; Cristina Volpi – Responsabile Servizi Pubblici Partito Democratico Toscana; Carmine Zappacosta – Responsabile Infrastrutture e Trasporti Partito Democratico Toscana; Silvana Micheli – Segretario Provinciale Partito Democratico Siena

E P.C.

Enrico Rossi – Presidente della Regione Toscana; Vincenzo Ceccarelli – Assessore alla Viabilità Regione Toscana; Simone Bezzini – Consigliere Regionale del Partito Democratico; Stefano Scaramelli – Consigliere Regionale del Partito Democratico; Fabrizio Nepi – Presidente della Provincia di  Siena

Con la presente il Partito Democratico di Vivo d’Orcia e Campiglia d’Orcia è a segnalare con forza la situazione di enorme disagio che ormai da anni stanno vivendo due frazioni del nostro Comune.

La SP18D Campiglia – Montieri – Abbadia San Salvatore da quasi due anni è chiusa al traffico.  La frazione di Montieri si trova lungo questa strada, che è l’unica che la collega direttamente alla frazione di Campiglia e al capoluogo del Comune.  Per la frazione di Campiglia questo collegamento è il principale per Abbadia San Salvatore,  il paese dove è presente il Presidio Ospedaliero, dove molti campigliesi hanno il loro posto di lavoro, dove ci sono numerosi servizi. Oltre alle numerose proprietà agricole e boschive che costeggiano la strada. La viabilità alternativa per i Campigliesi è più disagevole soprattutto nel periodo invernale: siamo zona di montagna, e spesso le strade sono gelate, quando non innevate. Dopo la chiusura della strada per una grossa frana appena sopra l’abitato di Campiglia, la suddetta frana è stata risistemata, con fine dei lavori a marzo 2015, per una spesa di 350.000 euro reperiti dalla Regione Toscana sulle risorse della difesa del suolo grazie all’impegno dell’allora Presidente della Provincia di Siena Simone Bezzini. Nonostante questo, la strada non è stata riaperta. Ci sono altre situazioni franose lungo la SP 18D, che necessitano di interventi, e ne necessitano urgentemente prima che la situazione peggiori ulteriormente e non sia più arginabile. La stima per il ripristino delle frane è stata calcolata dall’Ufficio Tecnico della Provincia nella cifra di 800.000 euro. Siamo consapevoli che in questo momento storico queste risorse – che pure sarebbe doveroso attivare – sono difficilmente reperibili. Ma di certo è impossibile reperirle se non si fa niente in tale senso.

Quello che richiediamo con forza alle istituzioni e al Partito che amministra la Provincia di Siena e la Regione Toscana, il Partito del quale chi scrive è coordinatore di un circolo territoriale che raccoglie la popolazione di Montieri e Campiglia e che spera essere sensibile alle problematiche gravi e alle enormi difficoltà dei territori, soprattutto in una zona montagna già di per se carica di disagi, è di adoperarsi quanto prima per porre fine a questa situazione vergognosa e indegna di un territorio civile e attento alle problematiche dei suoi abitanti quali abbiamo sempre ritenuto essere la Toscana e la Provincia di Siena. Finora abbiamo seguito e supportato il lavoro dei nostri amministratori, eletti per il Partito Democratico, abbiamo seguito e sostenuto le numerose lettere inviate dal Sindaco Claudio Galletti  e i numerosi incontri fatti nelle sedi istituzionali, con la convinzione che un rapporto istituzionale si gestisca così, confrontandosi e cercando di trovare, di comune accordo, le soluzioni ai problemi. Sembra che questo al momento non abbia portato praticamente a niente. Nell’assemblea pubblica che si è tenuta a Campiglia d’Orcia il 27/11/2015 si respirava una forte aria di sconforto e sfiducia verso le istituzioni provinciali, una sorta di rassegnazione mista ad una rabbia data dal non sentirsi minimamente presi in considerazione. Una sfiducia che automaticamente si trasmette al Partito Democratico, che io e voi rappresentiamo ognuno nei rispettivi livelli. Ed è una sfiducia che ci deve far pensare, perché se da una parte si apprezza il lavoro degli Amministratori Locali, dall’altra si corre il rischio che un Partito che non riesce ad esprimere i bisogni dei cittadini venga da questi considerato inutile.

Siamo quindi costretti a rivolgerci ai più alti organi del nostro Partito, affinchè si adoperino in ogni sede a porre fine a questa situazione ridicola, imbarazzante e sinceramente indegna della storia che rappresentiamo politicamente, che corre il rischio di disaffezionare ulteriormente i nostri cittadini alla politica e alle amministrazioni che a tutti i livelli politicamente rappresentiamo. Nell’esprimere la nostra piena solidarietà e tutto il nostro sostegno alla popolazione che da tanto, troppo tempo vive questo tremendo disagio, chiediamo che ci si adoperi per reperire le risorse minime che consentano di riaprire la strada, anche attraverso sensi unici alternati con semaforo, anche con divieto di transito ai mezzi pesanti e limitatamente ai residenti o domiciliati presso il comune di Castiglione d’Orcia. Un intervento quantificato dai tecnici della provincia in 95.000 Euro.  Una cifra che, con l’impegno serio e concreto di tutti, non dovrebbe essere impossibile reperire in tempi brevi. Da parte nostra, le iniziative dell’Amministrazione Comunale e della popolazione di Montieri e di Campiglia riguardanti la questione della riapertura della SP18D ci vedranno al loro fianco, siamo disponibili ad ogni forma di confronto e siamo fiduciosi che il nostro Partito saprà assumersi le proprie responsabilità e farsi cuore del problema in maniera veloce ed efficace. (*Il Coordinatore del Circolo PD Vivo e Campiglia d’Orcia Andrea Valenti)

ARTICOLI CORRELATI: CAMPIGLIA D’ORCIA: assemblea pubblica sulla provinciale 18/D, chiusa da due anni - CAMPIGLIA D’ORCIA “Castagna, biodiversità e intolleranze alimentari” - CAMPIGLIA D’ORCIA, grande attesa per la Festa del Marrone - CAMPIGLIA D’ORCIA: alla Terrazza Visconti di scena Dario Cecchini Experimental Trio - Campiglia d’Orcia riscopre la nobile famiglia Visconti - Spettacoli, a Campiglia d’Orcia arriva Paolo Hendel