SAN MINIATO e SAN GIOVANNI D’ASSO; le capitali toscane del tartufo bianco al Fuori Expo
—lP—
Il 27 ottobre San Minato (Pisa) e San Giovanni d’Asso (Siena) ospiti della Regione Toscana nella cornice unica dei Chiostri dell’Umanitaria, a pochi passi dal Duomo nel centro storico di Milano
I tartufi bianchi delle Colline Sanminiatesi e delle Crete Senesi sono i protagonisti più attesi degli appuntamenti proposti dalla Regione Toscana al Fuori Expo di Milano, il prossimo martedì 27 ottobre. Sarà una giornata all’insegna del prezioso fungo ipogeo (è la varietà più pregiata), nella splendida cornice dei Chiostri dell’Umanitaria a pochi passi dal Duomo nel centro storico di Milano (in Via Daverio n.7). Il tartufo bianco trova in Toscana numerosi habitat naturali, San Miniato (Pisa) e San Giovanni d’Asso (Siena), sono le due città più conosciute e maggiormente impegnate nella sua valorizzazione. Nella giornata al “Toscana Fuori Expo 2015”, coordinata dall’Associazione Nazionale “Città del Tartufo”, sono due le degustazioni in programma, una guidata (la mattina alle 11,45) e l’altra libera (il pomeriggio alle 16). Conclude la giornata un incontro con operatori e giornalisti previsto alle ore 18. Da sabato 7 novembre a domenica 6 dicembre, i gourmet avranno a disposizione ben 5 fine settimana per conoscere da vicino i due pregiati tartufi bianchi visitando direttamente le Mostre – Mercato di San Giovanni d’asso (secondo e terzo week di novembre) e San Miniato (dal terzo di novembre al primo week end di dicembre). Attenzione al fine settimana del 14 e 15 novembre, quando le due Mostre – Mercato si svolgeranno in contemporanea consentendo agli amanti del tartufo Bianco di degustare entrambi i prodotti con un unico viaggio in Toscana. Situati nella parte nord (le Colline Sanminiatesi) e nella parte sud (le Crete Senesi) della Toscana, i due territori rappresentano quanto di meglio può offrire la Regione per i tartufi e per una grande varietà e qualità di prodotti tipici (dal vino, all’olio di oliva extravergine, insaccati e formaggi, miele). San Miniato e San Giovanni d’Asso, sono le città che da più tempo organizzano Mostre – Mercato del loro prodotto principe, rispettivamente da 45 e da 30 anni. Offrono agli appassionati due esperienze di viaggio diverse, oltre a tartufi bianchi che, nelle sfumature, si distinguono. San Miniato è, nei giorni della festa, uno dei più grandi laboratori del gusto “open air” mai realizzati in Italia. Stand ed espositori si dipanano per circa 2 chilometri all’interno del centro storico medievale dove fanno da corona al tartufo bianco, esposto nella storica piazza del duomo, i mercati nelle altre piazze, ricchi di sapori tipici offerti insieme alle specialità delle altre città del gusto italiane.
La sua posizione, molto vicina alle grandi vie di comunicazione e la vastità della fiera e delle offerte, rendono San Miniato una meta facilmente raggiungibile e fruibile. Un efficace servizio navette e ampi parcheggi auto nella parte bassa della città, consentono di raggiungere il centro storico con facilità, considerato che la manifestazione conta più di centomila visitatori ogni anno. San Giovanni d’Asso, invece, è molto più piccola e meno nota. Si trova nel cuore delle Crete Senesi, territorio rimasto escluso da ogni processo di industrializzazione e raggiungibile da Siena dalla via Lauretana, fra biancane e calanchi, immersi nel paesaggio di una delle più belle campagne toscane. Oppure, tornando indietro nel tempo, si può scegliere di imbarcarsi sul “Treno natura” che, sospinto da una locomotiva a vapore d’epoca, percorre una ferrovia dimentica fino alle pendici del Monte Amiata. San Giovanni d’Asso è un’esperienza slow, immersi nella festa e nella vita quotidiana di un borgo medievale ancora strettamente agricolo e molto legato ai suoi prodotti tipici. La Mostra – Mercato è molto più raccolta ma numerose sono le occasioni per visitare le aziende agricole, le cantine e i frantoi attraverso percorsi trekking o facendosi dare un passaggio dal “Bussino del gusto”. San Miniato e San Giovanni d’Asso sono legate non solo dalla produzione di tartufi e prodotti tipici, ma anche dalla comune origine medievale e da un antico filo rosso: la Via Francigena. Il tracciato della strada medievale percorsa dai pellegrini di tutta Europa, passava dall’attuale centro storico della cittadina pisana e, scendendo a sud di Siena, trovava nella Grancia di Montisi (frazione del comune delle Crete Senesi) un importante punto di accoglienza e di ristoro.
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