Punto € Virgola – Il meglio e il peggio della settimana

—A—

di J.

Oggi inauguriamo una rubrichetta d’attualità dove cerchiamo di analizzare il meglio e il peggio della settimana appena trascorsa. Politica, costume e società, fatti di cronaca, sport, e molto altro. In questa puntata si parla di Moncler, Mps, Repubblicani, Democratici, Renzi, Berlusconi, Chi, Madia, Turchia, Cucchi.

Moncler in rosso. Dopo la puntata di Report s’alza dura l’indignazione popolare. Il titolo crolla in Borsa. Tutti a boicottare le piume d’oca, solo se Moncler; piumoni, cuscini e giacche provenienti dal Vietnam, nonché girocollo in vero coniglio bianco, restano ancora passabili et vendibili (almeno finché Gabanelli non se e accorge). 
La Cina è vicina: per la ristrutturazione del capitale MPS spunta una maxi offerta da 10 miliardi direttamente dalla finanziaria Nit Holding. La banca smentisce. Allora la holding dichiara di avere notificato l’offerta anche a BCE e Banca d’Italia. S’attendono sviluppi, intanto i conti restano in rosso. 
Negli Stati Uniti l’elefante repubblicano batte l’asino democratico. Obama inizia a fare le valigie, presto potrebbe sloggiare dalla Casa Bianca. Restando oltreoceano forse non tutti sanno che negli USA il rosso è il colore dei repubblicani (conservatori), mentre il blu quello dei progressisti, l’esatto contrario di quanto avviene da noi. 
Incontro Renzi – Berlusconi. I due si vedono a Palazzo Chigi per discutere dell’Italicum. E’ amore vero. Qualcuno gioisce (i moderati) altri si disperano (destra, sinistra e M5s). La legge elettorale sembra fatta, sembra.
“Chi” se ne esce con l’ennesimo scoop sensazionalistico: alcuni scatti immortalano il ministro Madia alle prese con un cono. Il titolo del settimanale è una metafora degna di Alvaro Vitali: “Ci sa fare col gelato”. Scandalo mediatico e indignazione. Molte donne si sentono offese da tanto affronto. E va bene. Definirlo giornalismo spazzatura risulterebbe quantomeno eufemistico. In questa sede ci limitiamo a ricordare come le medesime senonoraquandiste (cit. Annalisa Chirico) che oggi si scandalizzano per il gelato con tutta probabilità sono le stesse che pochi anni fa insultavano le varie Carfagna all’epoca di Berlusconi. In tal caso immortalare le chiappe della Minetti più che giusto sembrava moralmente ineccepibile. In Turchia per pubblicizzare un prodotto epilativo hanno scelto come testimonial  la “mente” dell’11 Settembre; si sono giustificati così: ”Lo abbiamo scelto perché era peloso e ci sembrava che andasse bene per la nostra pubblicità. Non sapevamo fosse un terrorista.”
La famiglia Cucchi sta ancora spettando di conoscere chi ha ucciso Stefano. Ennesimo caso di malagiustizia all’italiana.

Articoli correlati: E’ tornato il comunismo! Viva Marx, viva Lenin, viva Mao Tze Tung! - Agosto, il mese più freddo dell’anno -  editoriale. Lavorare per il bene comune, nostra unica salvezza - Castel di Badia, antropologia di un popolo ribelle

Video correlato: