PIANCASTAGNAIO, bellezza@governo.it: “Insieme per segnalare il Palazzo del Marchese Bourbon Del Monte”
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di Valeria Pinzi
La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha lanciato l’iniziativa bellezza@governo.it che consiste nella segnalazione di luoghi abbandonati da recuperare, ristrutturare o reinventare per il bene della collettività
Le segnalazioni mail devono essere inviate all’indirizzo bellezza@governo.it entro il 31 maggio e una commissione, entro il 10 agosto, selezionerà i luoghi destinatari dei 150 milioni di euro stanziati dal Governo. Per il momento non si conoscono altri dettagli, né il livello di progettazione da inviare a questo indirizzo, ma senza dubbio è un’occasione da non perdere. Per questo motivo, alcuni cittadini di Piancastagnaio hanno deciso di proporre il Palazzo del Marchese Bourbon Del Monte che, se ristrutturato, potrebbe diventare una risorsa storica, culturale ed artistica per tutto il territorio amiatino. Il palazzo Bourbon Del Monte fu costruito nel 1603 a opera del generale Giovan Battista Bourbon dei marchesi Del Monte. Il Palazzo costituisce un raro esempio di architettura feudale del 1600 ed è una costruzione non comune nell’intero Granducato di Toscana.
Nel periodo a cavallo tra il 1500 ed il 1600, infatti, non si osserva la realizzazione di molti edifici di analoghe dimensioni, neppure nelle grandi città. Il progetto è da attribuirsi a Valentino Martelli, membro della corporazione dei “pittori di Perugia”, in gioventù allievo di Michelangelo a Roma. I marchesi conservarono all’Amiata i loro vasti possedimenti anche dopo le riforme dei Lorena del 1749 e del 1786, che avrebbero dovuto portare all’abolizione dei feudi. La residenza dei Bourbon-Del Monte, con tutti i possedimenti di Piancastagnaio, venne venduta, nel 1871, dalla marchesa Maria Maddalena a Mons. Antonio Pellegrini. Il palazzo fu allora trasformato in deposito di derrate agricole e rimase di proprietà dei Pellegrini fino al secondo dopoguerra, quando venne venduto a privati e frazionato in diversi nuclei. Con il frazionamento ebbe inizio una serie di lavori tesi a trasformare le vaste sale in appartamenti e in locali pubblici, nonché in laboratori artigianali e in cantine.
Questa è la situazione nella quale rimase il palazzo fino alla fine degli anni ‘80 del secolo passato quando, a causa del manifesto dissesto, fu dichiarato inagibile dalla Pubblica Autorità. Recentemente il Comune di Piancastagnaio, dopo un lungo processo di acquisizione dei vari nuclei abitativi, è divenuto proprietario dell’intero palazzo Bourbon Del Monte, a eccezione di un solo appartamento rimasto ancora di proprietà privata. Seppur ridotto in condizioni estremamente precarie e degradate, fino ad ora, la carenza di fondi non ha permesso di attuare un progetto organico di ristrutturazione e riqualificazione dell’edificio di inestimabile valore storico architettonico. La proposta di progetto culturale per recuperare questo luogo prevede di trasformare il Palazzo Bourbon del Monte da edificio inagibile e abbandonato a centro di promozione culturale di riferimento per il paese di Piancastagnaio e per tutta la zona del Monte Amiata. La struttura potrà così essere fruita da tutta la popolazione, ospitando visite guidate, mostre temporanee, performance musicali e teatrali, percorsi formativi. Chiunque sia interessato al recupero di questo luogo è pertanto invitato ad inviare, entro il 31 maggio, all’indirizzo email bellezza@governo.it il seguente testo:
“Oggetto: segnalazione recupero Palazzo del Marchese Bourbon del Monte.
Testo: Il luogo abbandonato che vorrei recuperare è il Palazzo del Marchese Bourbon del Monte, un raro esempio di architettura feudale del 1600 sito nel Comune di Piancastagnaio (SI), un piccolo centro storico situato nel versante sud-orientale del Monte Amiata, in Toscana. Nel 1601 il Comune venne dato in feudo da Ferdinando I de’ Medici al generale Giovan Battista Bourbon dei marchesi Del Monte, il quale nel 1603 dette inizio alla costruzione di un palazzo di imponente concezione lungo le mura meridionali della cittadina. Il Palazzo, patrimonio di inestimabile valore storico architettonico, costituisce un raro esempio di architettura feudale del 1600 ed è una costruzione non comune nell’intero Granducato di Toscana.
Nel periodo a cavallo tra il 1500 ed il 1600, infatti, non si osserva la realizzazione di molti edifici di analoghe dimensioni neppure nelle grandi città. Il progetto è da attribuirsi a Valentino Martelli, membro della corporazione dei “pittori di Perugia”, in gioventù allievo di Michelangelo a Roma. La proposta di progetto culturale per recuperare questo luogo prevede di trasformare il Palazzo Bourbon del Monte da edificio inagibile e abbandonato a centro di promozione culturale di riferimento per il paese di Piancastagnaio e per tutta la zona del Monte Amiata. La struttura potrà così essere fruita da tutta la popolazione, ospitando visite guidate, mostre temporanee, performance musicali e teatrali, percorsi formativi.”
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