Papa Ratzinger, crisi finanziaria e “Via col vento”
di Giovanni Fabbrini
Una delle prime affermazioni di Papa Ratzinger, di fronte alla crisi finanziaria nel 2008 ormai esplosa, riguardava il fatto che finalmente l’umanità avrebbe capito cosa fosse davvero importante in mancanza dell’opulenza e del continuo sviluppo. Nei momenti di carestia, crisi economica o guerra, le virtù umane fioriscono. Ecco perché in Via Col Vento, film del ‘39 vincitore di 8 premi Oscar, manca il cattivo.
E’ la storia di quattro amici della Georgia dell’Ottocento. Chi oggi ha più di 50 anni lo deve aver visto almeno una volta, i giovani sono più restii di fronte a certe pietre miliari un po’ iper classiche; tuttavia il film è eccellente per le scenografie, la fotografia, gli attori e altre cento cose. Una introduzione piena di mondanità mostra già il carattere dei quattro: due promessi sposi, Ashley e Melania, grigi e mansueti, un uomo e una donna molto più vivaci, Rhett e Rossella, destinati a sposarsi anch’essi ma dopo un numero impressionante di peripezie.
Si tratta di quattro personaggi meravigliosi, capaci di altruismo e follia, ma andiamo per gradi. Gli uomini sono entrambi contrari alla guerra, tuttavia per senso del dovere e accettazione un po’ passiva del destino guideranno le loro legioni negli iniziali successi. La cosa che hanno sempre fatto è combattere, anche se Rhett nonostante il carisma e la predisposizione a relazionarsi con personaggi importanti, ha dei trascorsi come uomo di malaffare; torneranno a casa entrambi, per ricominciare la vita.
Le donne rimangono a casa ma combattono una guerra altrettanto pesante fatta di assistenza reciproca, amore verso la propria comunità, intesa non come borgo o villaggio ma come l’intera Georgia, sacrifici al limite del disumano. Rossella da sana riesce a far rifiorire la piantagione di cotone del padre, lavorando la terra con le proprie mani, senza chiedere a nessuno –particolare non da poco – di fare più di lei. Melania da malata vive una condizione altrettanto cruciale mettendo al mondo un bambino che crescerà tranquillo nella baraonda; le due amiche danno segni di forte apertura mentale accettando i soldi di una proprietaria di un Casino per assistere i soldati feriti contro i pregiudizi delle “vecchie streghe” di Atlanta. Le due riescono addirittura a uccidere un soldato con un revolver lasciato da Rhett. Si tratta di una delle scene più strazianti e belle, in cui Melania, tanto inoffensiva quanto eroica, scende le scale con in mano una spada per poi chiedersi, dopo il colpo sparato da Rossella, se sarebbe disonesto frugare le tasche del cadavere.
Anche dopo la guerra il sacrificio eroico delle donne continua. Accanto a una Rossella delirante e allo stesso tempo straordinariamente lucida – che ruba il promesso sposo alla sorella pur di salvare la fattoria dalle tasse – c’è una Melania paziente, che sa di essersi sposata da subito il miglior partito ed è pronta per tanto a mettere da parte qualsiasi gelosia pur di non nuocere all’amica, la quale dal canto suo continua a dedicarsi all’economia, pur dovendo nella neonata America federale fare affari con i nordisti.
Proprio tornando a casa dalla fabbrica Rossella verrà coinvolta in un violento tentativo di furto; una volta salvata dal suo vecchio capoccia dei coltivatori, si scatenerà la reazione di Ashley e altri ex militari sudisti, i quali senza interpellare la polizia del nuovo governo bruceranno delle baracche e uccideranno un paio di uomini. A casa le mogli ad aspettarli leggendo David Copperfield per smorzare la tensione. Nel bisogno di trovare un alibi il genio di Rhett si scatena, inscenando una neonata passione per le prostitute da parte della brigata che, diffamata davanti alle signore, non ha più bisogno di paternali da parte della polizia.
Mi rendo conto che non è il massimo rivelare la trama che, per quanto ingegnosa, non è detto che sia il pezzo forte del film. L’altruismo e l’abnegazione qui si presenta come sacrificio totale e come vero banco di prova del valore umano. Anche il più cinico dei quattro, Rhett, rischia la vita un paio di volte per salvare gli altri, mostra lealtà e perfino orrore di sé.
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