Novità sul fronte assicurazioni: tagli agli indennizzi per incidenti stradali
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di Riccardo Marchetti
Nel gorgo delle riforme che sono state intraprese dal governo c’è anche la proposta del Ddl Concorrenza attualmente in esame, che dovrebbe ribassare gli indennizzi di chi è stato vittima di un incidente stradale, anche nel caso in cui ci sia un danno fisico
Per chi infatti riporterà anche una percentuale di invalidità si vedrà svalutato ogni singolo punto della stessa percentuale, che se prima era valutato, secondo le tabelle correnti in circa 795 euro, passerà a circa 674 euro. Significa quindi che ogni punto di invalidità varrà almeno il 15% in meno a parità di danni riportati. Nonostante le metodologie messe in campo per ribassare il costo delle assicurazioni, tra cui la proposta dell’installazione della scatola nera, in realtà pare che siano le compagnie che risparmieranno diverse decine di milioni di euro pagando meno i risarcimenti.
Le assicurazioni on line. Sempre più italiani si affidano al web per ricercare l’RC auto più conveniente e anche più veloce. Su siti come assicurazione.it con un click infatti si possono avere diversi preventivi da parte di decine di compagnie assicurative, permettendo al cliente di scegliere quella che va incontro alle proprie esigenze di spesa. Il “The Boston Consulting Group” ha condotto una ricerca in collaborazione con il noto motore di ricerca di Mountai View verificando che gli utenti alla ricerca del miglior prezzo tra le assicurazioni sono aumentati del 185%, in un lasso di tempo che va dal 2008 al 2013. Complice di questa impennata anche la diffusione ormai quasi capillare di dispositivi mobili e gli strumenti di pagamento on line che rendono l’operazione estremamente semplice e veloce. Proprio a sostegno di questo incremento di utenti per le assicurazioni on line l’IVASS ( ex ISVAP, che è l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni), ha introdotto un regolamento che promuove l’uso della PEC (Posta Elettronica Certificata) che conferirebbe ufficialità ai documenti scambiati tra assicurazionI e clienti (invio del contratto firmato e de tagliando assicurativo). Al momento però pare che le assicurazioni on line non si siano adeguate, evidenziando la poca volontà di migliorare le pur grandi potenzialità del mezzo e di questo mercato. Un tale dato è stato favorito dall’aumento esponenziale degli ultimi anni arrivato alla spropositata cifra del 245% rispetto agli anni ’90, a fronte di un calo degli incidenti di circa il 40%. In definitiva sono solo aumentati gli introiti delle assicurazioni ma il lavoro dei riparatori (carrozzerie e officine) ha avuto solo un calo.
Il danno alle carrozzerie e officine non convenzionate. Sullo stesso Ddl Concorrenza c’è anche la regolamentazione riguardante le carrozzerie e officine convenzionate con le assicurazioni dove i clienti andrebbero indirizzati in caso di riparazioni, incentivati da uno sconto del 5%. Naturalmente le associazioni dei consumatori e la stessa Confartigianato è già sul piede di guerra, prefigurando la situazione di svantaggio in cui si verrebbero a trovarsi le stesse carrozzerie e autofficine private. In questo quadro infatti potrebbero beneficiare solamente le grandi società che si legherebbero alle compagnie assicurative. Il 5% poi è una percentuale non chiara rispetto a quale sarà il risparmio effettivo del cliente. Secondo il presidente di Confartigianato si rischia un meccanismo di ribasso dei prezzi praticati da carrozzerie e officine private e uno snellimento dei tempi per tenere il passo della concorrenza, che andrebbe a tutto svantaggio comunque dell’automobilista. Tempi brevi non garantiscono infatti lavori a regola d’arte come invece potrebbero essere avendo più tempo e meno incombenze rispetto all’allarme che viene dagli stessi mercati. Una situazione insomma tutt’altro che rosea dove è comunque il consumatore che paga o in ogni caso non ottiene la buona qualità dei servizi. La CFA chiede specificatamente che si rispetti il principio di concorrenza quindi della libera scelta ma anche della possibilità di avere riparazioni di alto livello garantite anche dall’obbligatorietà della fatturazione. Chiedono anche la cessione del credito nonché il mantenimento delle vecchie tabelle e della regolamentazione sui risarcimenti, che devono prevedere il rimborso integrale di qualsiasi danno e anche la tezietà del perito, quindi estraneo alle parti in causa.
Il danno biologico. Un ulteriore aspetto che allarma i contraenti di assicurazione auto è che nel contratto sarà cambiata una dicitura, sottolineata anche da avvocati del ramo assicurazioni, che riguarda il “danno biologico” che diventa “danno patrimoniale”. L’inghippo sta nel fatto che in questa dicitura, in base alle tabelle nazionali sul risarcimento danni, potrebbero esser ricompresi anche i danni morali che invece prima facevano campo a se stante. Il danno patrimoniale infatti è una definizione generica che potrebbe essere interpretata in senso largo andando a ridurre ulteriormente l’ammontare degli indennizzi. Infine nella città di Prato è stato evidenziato, a seguito dei danni riportati dalle auto per il maltempo, che nei contratti delle assicurazioni private non è più contemplato il risarcimento in tali casi, se viene dichiarato lo stato di calamità o comunque se il danno non è “strutturale”. Un caso esemplificativo è quello in cui viene indennizzato uno sportello che si stacca a causa del vento ma non una tegola che danneggia il tetto.
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