Letture. “D’estate i gatti si annoiano”, Philippe Georget
di Giada Guidotti
Noir francese, Philippe Georget, d’Estate i gatti si annoiano (e/originals - 416 pagine, € 15,00, eBook € 5,99)
Un libro di esordio per Philippe Georget. Siamo nella Francia del sud, più precisamente a Perpignan, dove la quiete di Sebag e Molina, due poliziotti annoiati, viene sconvolta dal ritrovamento del corpo, di una giovane turista olandese, sulla spiaggia. Poco dopo un’altra ragazza scompare, in compagnia di un autista, senza lasciare traccia. Sebag si troverà, suo malgrado, protagonista di una vicenda che pare non avere senso, dove in gioco c’è però una giovane vita.
Sebag diventa, per il rapitore, un degno rivale. Perché? Il poliziotto sarà costretto a rimandare le proprie incertezze personali, per buttarsi a capofitto in un enigma, costituito da falsi indizi e indovinelli, dove un inquietante sollazzo del gatto col topo farà da padrone. Nello sfondo, ma non troppo, una vita, quella di Sebag, che scorre con le problematiche di ognuno di noi. Una moglie della quale è, quasi per sbaglio, ancora innamorato, dei figli, molti caffè. Quello che pare un serial Killer lo allontanerà però dalla sua routine, invischiandolo in un gioco maledetto. Ma chi dei due è il gatto? L’assassino o il poliziotto?
Perché ci piace un romanzo più di un altro? Perché ci tiene svegli fino all’alba? Questo è uno di quei libri! Lo stile lineare e scorrevole mi ha portata a leggere il romanzo voracemente fino alla fine, e quando sono giunta all’ultima pagina mi è spiaciuto. Come quando guardi un bel film. I meccanismi psicologici sono ben delineati e la figura di Sebag si allontana abbastanza dall’immaginario del poliziotto devoto all’arma. Una storia d’amore appassionante, di due adulti, fa da sfondo alle perversioni umane. Rimangono dubbi e domande, ma non è forse questo che un buon libro deve fare?
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