L’Amministrazione di Abbadia ha incontrato Enel Green Power “Per conoscere progetti e strategie della compagnia”
Si è svolto lunedì 23 giugno l’incontro tra Enel Green Power e una delegazione dell’Amministrazione di Abbadia San Salvatore. Il tema trattato è stato uno dei più discussi e controversi degli ultimi anni nella realtà amiatina, vale a dire quello legato alla geotermia.
Come più volte ribadito in campagna elettorale dallo stesso sindaco di Abbadia, Fabrizio Tondi, l’incontro con Enel sarebbe stato un passaggio obbligatorio per la nuova Amministrazione per capire le intenzioni e le strategie della stessa compagnia energetica. “Sedersi ad un tavolo e capire di cosa si sta parlando, senza pregiudizi né in favore né contro, ma utilizzare il raziocinio per capire opportunità e negatività, fermi restando i nostri punti di principio legati alla sicurezza sulla salute e alle ricadute, prima di tutto ambientali, sul territorio.” Aveva detto Tondi sin dalle Primarie del Centrosinistra.
La lista Centrosinistra per Abbadia, tuttavia, ha sempre preferito parlare di medie e basse entalpie come occasione di sviluppo per lo sfruttamento del calore geotermico, piuttosto che di sfruttamento industriale della risorsa energetica per la produzione di energia elettrica e lo stesso sindaco nel primo Consiglio Comunale ha ribadito questo concetto. La posizione di Enel sull’argomento, tuttavia, appare molto distante da questa prospettiva. Non c’è infatti, secondo la compagnia energetica, la possibilità di uno sfruttamento delle medie e basse entalpie sull’Amiata. Se di geotermia si vuol parlare, lo si deve fare soltanto nell’ottica di una centrale ad alta entalpia.
Ma qual è il progetto di Enel sul territorio badengo? Enel contempla sostanzialmente la possibilità di sviluppare una centrale da 20 MW, nell’area sulla quale già gode del permesso di ricerca sul territorio comunale di Abbadia. La centrale in questione occuperebbe un’area di circa un ettaro e mezzo di terreno e sfrutterebbe come punto di partenza il pozzo già esistente, oltre a prevedere la realizzazione di altri tre pozzi, sempre circoscritti all’interno dello stesso ettaro.
Per quanto attiene alle ricadute economiche per il Comune, le condizioni sarebbero quelle relative alla nuova normativa che regola l’attività geotermica e cioè il D.Lgs. 22/2010 e s.m.i. e l’accordo Enel/Regione Toscana. Si parla dunque di 1 milione e 350 mila Euro all’anno legati alla produzione ai quali si somma 1 milione e 300 mila euro per 10 anni come compensazione ambientale già a partire dall’autorizzazione del progetto. A questo si aggiunge la possibilità di costruire un termodotto per la zona industriale in Val di Paglia.
Molto più contenute le ricadute sul piano occupazionale per le quali si parla di 20/25 posti di lavoro tra diretti e indiretti.
“Si è trattato di un incontro interlocutorio e nulla di più – Commenta il sindaco Tondi – I cittadini ci hanno votato incaricandoci anche di capire qual’era il progetto di Enel e adesso lo conosciamo. Anzitutto la certezza con la quale è stata qualificata come impossibile la prospettiva di rivolgerci verso la media e la bassa entalpia ci ha lasciato un po’ sorpresi e si tratta di una situazione che vogliamo verificare con calma, senza sentire una sola campana, ma cercando di avere un quadro quanto più completo possibile. Detto questo, ci teniamo a ribadire la nostra posizione; noi non siamo né pro né contro la geotermia . Siamo qui in rappresentanza dei badenghi e cerchiamo di capire di cosa si tratta. Chiaramente la prospettiva di introiti economici tanto elevati ci fa pensare a quanti interventi si potrebbero fare per il nostro paese, rendendolo una realtà quasi unica rispetto al resto del quadro nazionale. È chiaro, però, che non esiste soltanto il lato economico e che la ricaduta occupazionale diretta sarebbe comunque bassa, più che altro da guardare nell’ottica di soluzioni collaterali alla geotermia.”
L’Enel è tuttavia stata chiara sulla sua intenzione di rispettare la volontà del territorio riguardo ad una scelta così importante, garantendo che nessuna iniziativa sarà intrapresa se non in accordo con l’Amministrazione Locale.
“In campagna elettorale – Prosegue Tondi – siamo stati esaurienti su questo tema e non mancheremo certo di portare fede a quanto detto, in primis il fatto che la scelta su una tematica così complessa, casomai dovesse in futuro esserci, spetterebbe ai cittadini stessi. Fermo restando che quest’incontro ci è servito soltanto per comprendere la versione di una delle parti in causa, ma siamo qui per ascoltare tutti e lo faremo con chiunque avrà un’idea da proporre, senza inutili demonizzazioni o pregiudizi de facto.”
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foto: geotermia sull’Amiata