Intervista a Silvia Mazzieri, stasera il suo debutto in prima serata

Print Friendly, PDF & Email
SSSSSS

—lP—

di Antonio Pacini
.
Debuttando come Miss Cinema nel 2010 l’incantevole Silvia Mazzieri, nata a Pisa ma vissuta ad Abbadia San Salvatore, approda oggi nel campo cinematografico con la fiction “Una Ferrari per due” (stasera ore 21,10, Rai1), a fianco di attori del calibro di Neri Marcorè e Giampaolo Morelli. Per l’occasione si racconta ai microfono de La Postilla.
.

Da fuori sembra che per una miss la strada nel mondo dello spettacolo sia facile. E’ così oppure hai dovuto superare prove impegnative?

Hai detto bene, da fuori. Miss o non miss la strada del mondo dello spettacolo è sempre difficile. Sicuramente una miss si deve far valere di più per il famoso detto “bella ma non balla” invece non è detto che se una è bella sia stupida; è facile per chi vuole usare scorciatoie ma dura poco. Il mondo dello spettacolo, quello cinematografico, è esigente. Ho potuto sperimentare solo questo, che secondo me è quello più difficile perché devi studiare molto per riuscire, non basta un bel volto o un bel fisico. Il mio motto è: recitare è essere reali e onesti. Il pubblico non ti ama o non si identifica in te solo perché hai un bel viso o un bel corpo. Ti ama per l’onestà della tua anima.

Quali sono stati gli ostacoli più grandi?

Come ho già detto la bellezza inizialmente può essere un ostacolo se non sei brava, perché più bella sei e più devi dimostrare ma se studi è un arma in più. Un altro ostacolo è stato il fatto che venendo da un piccolo paese che adoro – in cui ho bisogno di tornare per rilassarmi e che amo –  per farmi conoscere e lavorare devo spostarmi molto come è successo nel periodo di Miss Italia (Silvia si era piazzata quarta nel 2010 vincendo la fascia di Miss Cinema, ndr) che le selezioni erano sparse in tutta la toscana. Ma posso dire di essere fortunata perché ho una bella famiglia dietro che crede in me e mi aiuta. Poi un po’ il settore economico, studiare costa molto ma non mi sono mai tirata indietro e ho chiesto poco ai miei: solo quando non ce la facevo; ho fatto la commessa la cameriera e ho rimesso pure la legna.

Per seguire il tuo sogno hai dovuto rinunciare a qualcosa di importante?

A qualcosa ma non era così importante…quando una cosa è veramente importante non puoi rinunciare perché “volere è potere” e quando rinunci a qualcosa manca una cosa di te… invece bisogna essere sempre completi senza rimpianti o rimorsi.

Secondo te, oltre al talento, di cosa non può privarsi una vera attrice o aspirante tale?

Con il talento ci si nasce come con la bellezza, è un dono naturale. Per questo non bisogna appoggiarsi sulle cose che si ha, anzi dobbiamo sfruttarle studiando per diventare sempre più bravi …e la bellezza sapersela mantenere, con tanto sport che è importantissimo per l’organismo e anche per la mente, poi con una giusta alimentazione perché “noi siamo quello che mangiamo”. Quindi volersi bene è la cosa principale.

Qual è l’aspetto del tuo carattere che preferisci e quale invece, eventualmente, detesti?

Devo essere sincera: mi amo molto e cerco sempre di fare quello che mi sento per stare sempre bene e far stare bene gli altri. Amo la mia determinazione, la mia curiosità e la mia sensibilità; mentre un aspetto non che detesto – perché ripeto mi voglio bene – ma che magari vorrei riuscire a controllare meglio è la mia timidezza e la mia insicurezza che a volte mi bloccano ma che – come mi hanno spiegato – nel momento che sai controllare diventano dei punti vincenti. Perché la timidezza in un certo senso ti tiene diciamo con i piedi per terra garantendoti umiltà e impedendoti di sentirti superiore agli altri da cui c’è sempre molto da imparare. Poi l’insicurezza ti porta sempre a fare di più. Mi spiego: una persona troppo sicura dice “è così sono sicuro” una insicura fa anche più di una sicura, si informa, cerca sempre di più per trovare la sicurezza. 

Quanto è stato determinante il ruolo della tua famiglia nel successo che hai avuto?

Come ho già detto lo è stato, e lo è.

Qual è il ricordo più bello che ti ha lasciato la tua esperienza sul set di “Una Ferrari per due”?

E’ difficile esprimere le emozioni a parole. Ma posso dire che ho un ricordo bellissimo, la fiction è stata fatta un anno e mezzo fa quando ancora non avevo mai studiato recitazione, quindi una cosa molto “genuina”. E’ stata un’esperienza che mi ha arricchito umanamente, dove ho conosciuto e potuto lavorare con persone e artisti molto bravi. Poter imparare da loro e arricchirmi professionalmente, perché sul set si imparano mille cose contemporaneamente, guardandole e mettendosi all’opera è stato molto importante. Il ricordo più bello è proprio il clima che si sente sul set, sono stata molto bene, si creano delle belle amicizie e non ti senti mai sola. Un ricordo che comunque mi è rimasto impresso quando ho finito la mia piccola parte: come rito sul set c’è stato un grande applauso dicendo “Silvia ha finito” in quel momento mi sono commossa perché non lo sapevo che funzionava così… non me lo aspettavo!

Sei già coinvolta in nuovi progetti cinematografici? Qualche anticipazione per i lettori di Abbadia News?

Sì, ma ancora non posso svelare nulla. Lo svelerò quando sarò più sicura di poterlo dire “Non dire gatto se non l’hai nel sacco”. Speriamo, piano piano, di poter riuscire e darvi molto soddisfazioni, ma ci vorrà del tempo perché, come ho detto, voglio studiare.

Voglio ringraziarvi di avermi fatto fare questa intervista, per un’attrice è importante soprattutto per il suo pubblico perché se non c’è il pubblico che la segue significa che non è riuscita e non è arrivata a loro. Il pubblico quando va al cinema o guarda una fiction si libera, approda in un altro mondo. Spero in futuro di riuscire a regalare emozioni. In questi giorni, come durante il periodo di Miss Italia, veramente non pensavo di avere tutte queste persone intorno, da bambini a persone più grandi, è una cosa che mi aiuta a volermi bene, per me è un bello stimolo per riuscire ancora di più perché un’attrice ha bisogno di questo, di emozionare ma soprattutto di emozionarsi e sapere che c’è chi crede in lei. Grazie di cuore!

 

Galleria immagini (clicca per ingrandire):

ARTICOLI CORRELATI: 44ma Giornata d’Europa, Silvia Mazzieri al Campidoglio per ricevere l’Oscar dei giovani - Abbadia, “Festa degli auguri 2014”: l’Amministrazione ha scelto di premiare Vinciarelli e Mazzieri - Un anno di Abbadia!, raccontato in 35 immagini e centinaia di articoli

Lascia un commento

XHTML: Puoi usare questi tags: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>