Giovanni Lindo Ferretti: «Ho visto Ratzinger, ammiro Bergoglio»
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Nella storia di chi scrive Ferretti rappresenta un’icona dei tempi moderni, quasi un maestro. Prima punk filosovietico, con i grandiosi CCCP. Negli anni Novanta più pacato con i CSI. Nel nuovo secolo quasi introspettivo con la poesia cristallina dei sottovalutati PGR. Vive a Cerreto Alpe, nell’Appennino tosco-emiliano.
Nel 2009 con due amici siamo saliti fino a casa sua per andare a trovarlo, e trascorrere un pomeriggio significativo. Giovanni Lindo Ferretti dopo una parentesi comunista è tornato cattolico, devoto a papa Benedetto XVI e oggi a papa Francesco. A fine ottobre 2014 ci siamo imbattuti in un articolo storico, e l’aggettivo non sembri eccessivo: Ferretti ricevuto dal papa!
Così ho subito scritto a Marco Tarquinio, Direttore di Avvenire, chiedendogli il permesso di pubblicare l’articolo/testimonianza di Ferretti su Abbadia News. La risposta è stata celere: “Il Direttore Marco Tarquinio, lieto della vostra cortese richiesta, acconsente volentieri alla pubblicazione delle prime 20-25 righe dell’articolo di Giovanni Lindo Ferretti, rimandando poi per la lettura completa al sito internet di Avvenire”. Quindi è con gioia che riportiamo la prima parte di articolo. Rimandando il lettore al link in calce. jc
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di Giovanni Lindo Ferretti
È l’accettarne tanto la dimensione di dolore e fatica quanto l’occasione di meraviglia a rendere la vita un dono prezioso che ogni giorno si rinnova. Nel suo mistero, se accettato, c’è la continua quotidiana dimostrazione di cosa significhi conversione, convertirsi.
Ho incontrato Benedetto XVI, Papa emerito, mai l’avrei immaginato o considerato possibile fino a quando mi è stato chiesto, in dimensione realistica anche se teorica: – vorresti incontrarlo? -. Un concatenarsi inarrestabile di pensieri e ricordi.
Breve riepilogo. Era cardinale, prefetto della Congregazione della Fede, io vivevo secondo modi e ritmi che più passava il tempo più si rivelavano angusti. Senza soddisfazione. Potevo ricondurre tutte le mie scelte di vita all’impatto adolescenziale con il mondo moderno.
«I can’t get no satisfaction» cantavano i Rolling Stones ed io ne fui rapito ma ero cresciuto nella tradizione cattolica, avevo imparato e sperimentato molte cose. Una primogenitura, una dote, che alla prova dei fatti si sarebbero dimostrate inalienabili. Continua qui: Ferretti: «Ho visto Ratzinger, ammiro Bergoglio»
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