Geotermia, i comitati insorgono contro “La Carta di Abbadia SS”
—lP—
In maniera del tutto fortuita e casuale i cittadini di Abbadia e dell’Amiata sono venuti a sapere dell’evento che si terrà mercoledi 15 luglio a Firenze, addirittura presso la prestigiosa Sala Affreschi del Consiglio Regionale e che avrà come oggetto il confronto sulla “Carta di Abbadia San Salvatore – Regole per la buona geotermia”. Una iniziativa costruita da soggetti estranei al territorio amiatino (membri di GIGA, Gruppo Informale per la Geotermia e il Territorio), tutt’altro che sconosciuti perchè non nuovi a iniziative a favore dello sfruttamento geotermico, da loro propagandato come assolutamente sostenibile grazie alla tecnologia del ciclo binario e, …ma loro non lo dicono, grazie ai generosi incentivi che lo Stato offre a queste nuove società. Incentivi prelevati dalle bollette elettriche dei cittadini e che da soli garantiscono guadagni per milioni a questi imprenditori, come abbiamo dimostrato anche nell’ultimo convegno a Colle Val d’Elsa il 20 marzo scorso. A presiedere l’incontro ci sarà l’amiatino Fabrizio Tondi, sindaco di Abbadia San Salvatore, “eletto con un programma esplicitamente favorevole alla geotermia sostenibile dei cicli binari e della totale reiniezione”, come scrive il vicepresidente Giga Fabio Roggiolani nella lettera di invito. Sarebbe ora che il sindaco Tondi dicesse davvero da che parte sta, anche perché ultimamente sembrava in amore e accordo con l’Enel che quindi, se questa nuova è la “buona geotermia”, fa ancora “cattiva geotermia”. Tra Enel e nuova “buona geotermia” di sicuro ci sembra che il sindaco non stia dalla parte dei suoi cittadini che da sempre sono in maggioranza contrari alla geotermia di qualunque specie, tanto che Abbadia è uno dei pochi territori dell’Amiata che non ospita centrali e che non riceve “compensazioni ambientali”, cioè quattrini, dall’Enel; o forse è questo il problema?
L’incontro di Firenze per altro è solo su invito, strettamente a porte chiuse. Chi vi parteciperà? A leggere il programma “studiosi che rappresentano il meglio della geotermia”, anche se nell’elenco compaiono nomi di persone nemmeno contattate ed altri che già hanno declinato l’invito e diserteranno l’evento. Inoltre ci sarebbero, a loro detta, “figure di riferimento di associazioni ecologiste e dei comitati”: ma quando mai! Per la cronaca, la Rete Nogesi e Sos Geotermia hanno rifiutato l’invito, ritenendo l’evento una operazione strettamente finalizzata a giustificare la speculazione geotermica. Né ci risulta che altri comitati e associazioni parteciperanno. Anche perché, come sostiene lo studioso Andrea Borgia, che sarà presente per ribadirlo, “La geotermia veramente sostenibile e rinnovabile non sono le tecnologie flash né i cicli binari, perché anche questi ultimi comportano impatti che spesso possono essere ambientalmente insostenibili. Certo è che non sono “rinnovabili””. A maggiore ragione, allora, i comuni cittadini badenghi si chiedono con quali motivazioni e con quale mandato il sindaco di Abbadia si reca in Consiglio Regionale a siglare le “Regole per la buona geotermia”, se nemmeno dimostra di conoscere compiutamente le tecnologie che gli vengono proposte e senza avere il consenso della cittadinanza, tenuta all’oscuro e nel più totale silenzio. Come al solito, i sindaci amiatini, con le lodevoli eccezioni di Cinigiano e Seggiano, continuano a tenere il piede in due staffe e non perdono occasione per svendere un altro pezzo di Amiata. (*Sos Geotermia)
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“I suoi cittadini che da sempre sono in maggioranza contrari alla geotermia di qualunque specie”. E questo chi ve lo ha detto? Parlate a nome di una presunta “maggioranza” a che titolo?