Fiaccole, una tradizione profonda che si perde nei secoli

Print Friendly, PDF & Email

abbadia-san-salvatore

—P—

di Niccolò Bisconti

La tradizione delle Fiaccole – grandi cataste di legna che vengono accese per la vigilia di Natale – racchiude un significato profondo e spirituale. Il sole tra il 22 e il 24 dicembre sembra fermarsi in cielo, è il Solstitium (Sole fermo). In questi giorni il sole si ferma per invertire il proprio moto, nel senso della declinazione, raggiungendo la massima distanza dal piano equatoriale. Si hanno la notte più lunga e il giorno più corto dell’anno. Subito dopo il solstizio, le giornate cominciano in modo graduale ad allungarsi fino ad arrivare alla giornata più lunga che raggiunge il suo culmine per il solstizio d’estate. Per gli antichi il Sole, durante il solstizio d’inverno, sembrava sprofondare nelle tenebre per poi rinascere trionfando su di esse il 25 dicembre. Questo fenomeno astronomico era noto in tutto il mondo e molte popolazioni lo trasformarono in un giorno di festa.

1727749-bigthumbnailGli antichi romani, dai quali ereditiamo moltissime usanze, in occasione di questo incredibile evento istituirono, verso la fine del III sec. d.C. la festa del Sol Invictus ossia il “giorno del Sole non vinto” (Aureliano, 274 d.C.); tra il 24 e il 25 dicembre venivano accesi dei fuochi propiziatori solstiziali con il compito simbolico di accompagnare il sole debole appena nato per stimolare la sua crescita. Di contro i cristiani, già da tempo, il 25 dicembre festeggiavano la nascita di Gesù Cristo, ciò è attestato dalla fonte storica di Ippolito di Roma che già nel 204 riferiva della celebrazione del Natale. Con la successiva conversione al cristianesimo la festa del Sol Invictus fu assorbita dal Natale cristiano, le antiche usanze non furono abbandonate ma anzi probabilmente ben accolte visto che Cristo da sempre veniva associato simbolicamente al Sole: “la Luce del mondo”.

L’evangelista Luca parla di Gesù come un sole che sorge (Luca: 1,78), mentre la Chiesa, secondo i padri, è la luna (simbolo femminile), che riceve la luce dal Logos. Quindi veniamo a noi. Le suggestive Fiaccole di Abbadia San Salvatore sono quindi una tradizione che affonda le sue radici nel paganesimo e trova la sua maturazione con il cristianesimo; esse racchiudono una grande valenza spirituale-simbolica, il fuoco che accompagna la nascita del Cristo-Sole, del Logos e dell’astro. Forse non è un caso che esse siano una tradizione particolare di questo paese dove, secondo la leggenda, apparve il Cristo.

Articoli correlati: Fiaccole: le migliori, uniche, originali sono solo quelle di Abbadia. Diffidare dalle imitazioni - Abbadia San Salvatore, città delle Fiaccole! - Abbadia Città delle Fiaccole: Il sindaco Tondi: “Ne abbiamo parlato tanto, ora la realizzeremo. L’Amministrazione ci crede molto” - Abbadia San Salvatore, città delle Fiaccole! - Abbadia San Salvatore, “Città delle fiaccole” - Fuochi nella notte, pastorelle e vin brulé. Reportage delle Fiaccole 2013 - Concorso Fiaccole, trionfa Piazza Grande - Natale in famiglia, il calendario; Don Giampaolo: “Vivremo momenti di preghiera e di festa” - editoriale. Festa d’Autunno tutto l’anno!

 

Lascia un commento

XHTML: Puoi usare questi tags: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>