Festa d’Autunno tutto l’anno!
Eventi
di Jori Diego Cherubini
Un successo inaspettato. Frutto della collaborazione fra Pro loco, terzieri, giovani e anziani volontari che si sono spesi intere giornate per far sì che l’evento riuscisse al meglio
Il tempo certamente ha fatto la sua parte. Un flusso di gente quasi ininterrotto. Le macchine che arrivavano all’Esasseta, il parcheggio Coop tutto esaurito, come gli alberghi. Per l’occasione molti visitatori si sono addentrati all’interno del Parco minerario e nelle mura del Convento per ammirare il neonato Museo di arte sacra.
Le vie del paese piene, a cominciare da via Cavour che allacciata al Viale Roma offriva ai turisti bancarelle di ogni tipo, da quelle gastronomiche che vendevano miele, formaggio, vino, castagne e altri prodotti tipici, passando dalla paccottiglia novecentesca a vecchi album illustrati, francobolli, monete, medaglie, elmetti, busti di Duce, vecchi Topolino, lampadari, mobili antichi d’antiquariato e molto altro.
La sera i terzieri hanno finalmente registrato il tutto esaurito. Il grande tendone bianco allestito in Piazzale Michelangelo, e le tante cantine sparse per i chiassi, erano tutto un cantare esausto e felice. Vino, pici, bistecche, salsicce, poi ricciolina e molto altro per allietare i palati dei convenuti. E insomma, tutto perfetto.
Sarebbe allora il caso di estendere questo ben di Dio. Come? Un modo potrebbe essere quello proposto dal precedente sindaco Avanzati che riguarda la distruzione delle vecchie scuole elementari di via della Pace per fare posto a un largo mercato, sulla falsariga di quello fiorentino di Sant’Ambrogio: un luogo storico dove all’interno vi si può trovare di tutto e ogni volta che apre attira centinaia di visitatori e collezionisti, sia fiorentini che forestieri.
Un mercato fisso dunque. Con il profumo di castagne che si espande in tutta la piazza; il banco del pesce, quello dei vinili e dei libri di Storia. Una piccola fiera, magari apribile tutti i fine settimana, che attirerebbe una probabile mole di turisti provenienti – come è accaduto per la Festa d’Autunno – da Roma, Firenze, Siena e non solo.
Sarebbe un’occasione in più per qualsiasi viaggiatore che si rispetti di venire a visitare l’Amiata e il nostro straordinario paese. Similmente a come succede per molti mercatini di Natale, a Bolzano, o in generale in parecchie zone montane del nord Italia. Ne trarrebbero giovamento gli alberghi che aumenterebbero il flusso, estendendolo a più settimane, i ristoranti, oltre ai numerosi posti di lavoro derivanti dall’introito.
Serve un progetto intelligente e un investimento iniziale. La cosa seguirebbe il suo corso naturale in automatico: le bancarelle non mancherebbero. Festa d’Autunno tutto l’anno dunque. Speriamo che non rimanga uno dei tanti sogni sognati ma che, con l’aiuto propositivo di tutte le parti in causa (Governo, opposizione e normali cittadini interessati al bene comune) si possa finalmente, e con uno sforzo tutto sommato minimo, rendere Abbadia non solo viva, ma vivissima; un’eccellenza toscana.
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Tutto OK Jori , ma bisogna soprattutto cambiare i gestori degli Alberghi , ritengo che non siano capaci di aggiornarsi per uno sviluppo turistico, come tu giustamente proponi.