E’ scomparso Eugene Cohen, antropologo amico dei campigliesi
E’ scomparso a Holland, in Pennsylvania, Eugene Cohen, un grande amico della comunità di Campiglia d’Orcia. Nato nel 1931 negli USA, antropologo culturale, tra il 1965 e il 1966 insieme alla moglie Helen aveva soggiornato presso una famiglia di Campiglia d’Orcia, come osservatore partecipe della vita di questa comunità.
Dal soggiorno aveva tratto una significativa tesi di dottorato (“Unity and Disunity in an Italian Village”) e una serie di studi accademici, che dimostrano ancora oggi come egli avesse ben compreso i meccanismi della vita sociale del paese.
Docente universitario, autore di un importante manuale di antropologia culturale molto diffuso negli atenei americani, Eugene ha lasciato a Campiglia un ricordo non ancora dimenticato a distanza di più di cinquant’anni, soprattutto tra coloro che allora erano giovani, e che furono colpiti dalla sua simpatia e dal suo umorismo: partecipe alla loro vita, non aveva atteggiamenti professorali, tenne corsi di inglese e organizzava gite, rappresentando ai loro occhi il mondo nuovo verso cui sembrava che ci si stesse avviando negli anni Sessanta.
A Campiglia ritornò più volte anche in seguito, prendendo coscienza sul campo delle difficoltà dei piccoli paesi, tuttavia fiducioso nei giovani, che erano al tempo stesso radicati nella comunità e sempre più aperti al mondo. Nel 2011 fotografie e testi di Cohen su Campiglia erano stati raccolti in un libro, “I giorni, le opere, la poesia”, edito da Primamedia, insieme a foto e poesie di Carla Lenti, indimenticata maestra campigliese, allora da poco scomparsa, la cui famiglia aveva ospitato i Cohen negli anni Sessanta.
Carla nel 1965 era bambina, e i giovani coniugi Cohen avevano stretto con lei un rapporto di particolare affetto, come con il resto della famiglia Lenti, alla quale sono sempre rimasti legati. Nel 2016, a cinquant’anni dal suo soggiorno, a Campiglia è stata organizzata una mostra delle fotografie da lui scattate nel paese e dintorni negli anni Sessanta, in cui ritraeva ambienti e persone messe a confronto con immagini attuali.
L’iniziativa fu molto apprezzata dai visitatori, che riconoscevano i propri cari o se stessi bambini in quelle immagini in bianco e nero, e notavano le trasformazioni avvenute negli stessi luoghi. Grazie a questa mostra e a un partecipato convegno, guardandosi dal di fuori, attraverso gli occhi di un antropologo americano, la comunità ha potuto vedere meglio se stessa e la propria identità, avviando anche una presa di coscienza delle potenzialità che ancora è in grado di esprimere.
A quel convegno l’antropologo fece pervenire una sua comunicazione, essendo ammalato ed impossibilitato a partecipare, dalla quale traspariva ancora forte il ricordo di quella esperienza vissuta “sul campo”. Avuta notizia della scomparsa, l’Associazione “Per Campigliola” ha tempestivamente anticipato l’intenzione di proporre all’Amministrazione Comunale di Castiglione d’Orcia l’intitolazione di una via o di una piazza a Eugene Cohen oppure, con il consenso della famiglia e tutte le necessarie autorizzazioni, l’apposizione di una targa nell’abitazione dove fu ospitato. Il suo studio e le sue osservazioni antropologiche rimangono una testimonianza preziosa per la Comunità campigliese. (Daniele Palmieri)