CINEMA Al Florida: “Frozen, il regno di ghiaccio”
*lP*
di Chiara de Franceschi
voto: 8/10
Frozen- Il regno di ghiaccio è il cartone animato firmato Disney e diretto da Chris Buck e Jennifer Lee. Uscito nel 2013, si è aggiudicato l’Oscar come miglior film d’animazione e miglior canzone (Let it go).La storia: ci sono due sorelle, Elsa e Anna; la prima, erede al trono di Arendelle, ha fin da piccola il potere di creare e manipolare il ghiaccio. Dopo che per sbaglio ha ferito la sorella, i genitori iniziano a isolare Elsa, per impedirle di fare del male agli altri. Elsa cresce così sostanzialmente sola, finché il giorno della sua incoronazione a regina, forse non abituata alle troppe emozioni e dopo aver discusso con la sorella, tutto il suo potere esplode. Additata come una sorta di mostro, Elsa scappa da sola, lasciando dietro di sé una scia di inverno ghiacciato. Sarà compito di Anna ritrovarla e riportarla a casa.
Al di là della storia, che comunque forse per la prima volta nell’era Disney affida il ruolo di protagoniste a due sorelle emancipate, forti e indipendenti, che non hanno bisogno del principe azzurro che arriva e permette loro di vivere per sempre felici e contente, sono i significati forse più nascosti ad aver sorpreso, se non i bambini, lo sguardo più critico degli adulti. C’è l’ingenuità tipica degli adolescenti, con Anna pronta a sposarsi con un principe conosciuto poche ore prima: come non vedere in questo l’atteggiamento di chi si affaccia alla vita ed è pronto ad affidarsi a qualsiasi cosa o persona soltanto per soddisfare quel bisogno di essere importante per qualcuno? C’è il pupazzo di neve Olaf, genuino e simpaticissimo, che con la sua ingenuità permetterà a Anna di capire cosa sia l’amore. C’è una sorta di adolescenza triste, con la bambina Elsa che cresce da sola, che si nasconde dietro porte chiuse, che viene quasi esclusa dagli altri, che impara a tenere dentro emozioni e sensazioni. E, come succede a tutti, quelle emozioni a un certo punto esplodono, forse nel peggiore dei modi.
C’è la paura di provarle, quelle emozioni così grandi e incontrollabili; meravigliosa la canzone “Let it go”, cantata da una protagonista che per la prima volta si lascia andare, decidendo di vivere da sola nel castello di ghiaccio e solitudine che si è creata, senza avere paura di essere quella che realmente è, seppur con quel potere che spaventa tutti. E come ogni storia Disney che si rispetti, c’è l’amore. Non quello con cui sono cresciute intere generazioni, con bambine abituate a sognare quel Principe Azzurro che nella vita rischia di non arrivare mai, ma quello tra sorelle. Elsa e Anna sono cresciute da sole, ognuna con il suo modo di rispondere alla solitudine, senza poter contare sul supporto l’una dell’altra. E soltanto quando capiranno quanto il loro rapporto sia uno dei più importanti nella vita, potranno davvero riavvicinarsi, e iniziare insieme a recuperare il tempo perduto. E c’è infine, la rivincita di Elsa, che verrà finalmente accettata da tutti, che riuscirà a gestire il suo potere senza fare del male a nessuno, vivendo felice nel suo regno. Elsa ce l’ha fatta da sola, anzi con l’aiuto di quella sorella che scoprirà essere la persona più importante per lei. Perché non conta che tipo di amore scegliamo per vivere la nostra vita; quello che conta è avere qualcuno accanto a noi, sia esso l’uomo dei nostri sogni, un genitore, un fratello o una sorella, o magari un pupazzo di neve.
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