Cercasi Hamman disperatamente
Ebbene sì, ci siamo caduti pure noi. Il popolo badengo notoriamente scevro di piaggerie, si è fatto catturare dalla moda di ingentilire, viziare, stravolgere direi, quei nomi che da sempre hanno individuato zone tipiche di Abbadia e che nel nome stesso, contenevano un abbozzo di descrizione o di storia di quei luoghi o dei personaggi legati ad essi. Allora via Malepiatta (nome che parla già di un posto quantomeno in salita, mal appiattito, nella realtà addirittura impervio) è divenuta, non si sa bene per volontà o per fantasia di chi: via Val di Piatta. Mi sembra proprio che in questo modo venga richiamata alla mente un’immagine lontanissima dal vero, addirittura opposta.
Che dire invece della via che scende dalla miniera fin quasi al centro del Paese? Porta il nome di tale Federico Hamman, un tedesco che alla fine del 1800 scoprì il giacimento di mercurio che ha dato lavoro per quasi due secoli agli abitanti di Abbadia. Purtroppo per lui, con il tempo, a beffa di una memoria storica che invece andrebbe correttamente ed integralmente conservata, il suo cognome ha perso la “Acca” iniziale, quella che parlava in un certo qualmodo anche delle sue origini straniere, facendolo diventare così un anonimo signor Amman. E questo purtroppo sui documenti ufficiali e sul cartello che indica la via. Solo su Internet trovo ancora traccia del signor Hamman prima che gli venisse stravolto il cognome scippandone l’iniziale. Sarebbe come indicare una certa via come “ via Azzini” oppure “via Aribaldi” o peggio ancora “via Ante”, condannando i poveri Giuseppe Mazzini, Giuseppe Garibaldi o Dante Alighieri all’eterno oblio. Sto esagerando, lo so, ma il principio è il solito anche se i personaggi sono di calibro diverso.
Come anche…a chi sarà mai venuto in mente di scrivere sul cartello indicatore della località a nord del Paese: “Via Esasseta”? Originariamente, anche supportato da una certa logica, il nome della suddetta località era “Sasseta”. Chi si è preso, negli anni, questo arbitrio di stravolgere e snaturare certi nomi all’origine così colmi di significato? E perché mai nessuno ha protestato? Gli stessi Uffici dell’Anagrafe hanno assimilato questi refusi, ufficializzandoli su documenti validi. Certo, di fronte a problemi contingenti, queste sciocchezze passano assolutamente in second’ordine, ma proprio perché “sciocchezze” sarebbero risolvibili a costo zero, quindi: perché non vengono risolte? Lucia Romani
Copertina: P.zza XX Settembre, anni ’40 – ’50 (cartolina reperita da “Sul filo della memoria” di Forti, Taliani, Nocci, edizioni Periccioli, 1986)
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