ABBADIA migranti, la verità di Vania Tuoni: “Mi hanno preso di mira. Contro di me accuse infamanti”

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Riceviamo e pubblichiamo (*)

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“Scrivo a La Postilla per spiegare i passaggi che hanno portato ad avere degli immigrati nel nostro paese. Sono rammaricata nel rilevare un forte malcontento nei miei confronti come se mi si accusasse di avere ‘rovinato’ l’immagine turistica del paese”

“Mi sono dimessa da presidente”

Premetto che sono stata diversi anni presidente del “Consorzio Terre di Toscana”, durante questo periodo ho cercato insieme ad altri componenti di collaborare con le istituzioni e gli operatori al fine di migliorare il turismo della nostra località. I risultati ci sono stati ma non sufficienti a soddisfare le aspettative, mi sono dimessa da presidente nel febbraio del 2015. 

“Ho un regolare contratto, pago le tasse”

Durante l’inverno scorso sono stata contattata da una cooperativa sociale che cercava strutture idonee a creare una casa di accoglienza per rifugiati politici  per poter partecipare poi al bando della prefettura di Siena pubblicato a febbraio: abbiamo raggiunto l’accordo e fatto il contratto. Fino a qui sembra tutto normale, sarebbe normale che una persona proprietaria di un bene ne possa disporre a suo piacimento al fine di raggiungere un obiettivo economico; ho un regolare contratto, e ci pago le tasse.

0001“Non riuscivo a coprire i costi della struttura”

Se mi sono convinta ad affittare l’immobile è perché negli ultimi anni l’utenza legata al turismo non mi era più sufficiente a coprire i costi fissi della struttura, provocando perdite economiche reiterate nelle ultime stagioni. Il motivo di ciò è conosciuto: la mia struttura era solita ospitare gruppi e scolaresche e ultimamente sono venute a mancare; avrebbe avuto bisogno di un restiling per mantenere lo standard qualitativo e quindi sarebbe stato opportuno apportare alcune migliorie alla struttura, ma per fare ciò servono risorse economiche e in questo momento è praticamente impossibile accedere al credito bancario. Da ciò la decisione di affittare e ottenere dall’immobile una rendita sicura.

“Il Sindaco ha strumentalizzato la mia scelta”

Una cosa che mi rammarica molto è che il Sindaco e l’amministrazione comunale hanno strumentalizzato la mia scelta dandomi tutta la colpa della presenza degli immigrati. Non è così. Infatti nel mese di agosto 2015 il sindaco Tondi aveva sottoscritto un accordo con la prefettura di Siena in cui metteva a disposizione diversi posti (mi sembra una trentina) ad Abbadia; non poteva sottrarsi da tale impegno e lo ha sottoscritto regolarmente come altri sindaci della provincia.

“Non ho portato io gli immigrati”

DI FATTO LE PORTE AGLI IMMIGRATI ERANO STATE APERTE. A questo punto per concretizzare serviva una struttura da mettere a disposizione, la cooperativa ha visionato diversi immobili fin dall’estate scorsa e con qualche proprietario è arrivata anche a trattare. Poi la scelta è ricaduta sulla mia, ma ripeto, non ho portato io gli immigrati ad Abbadia, prima o poi sarebbero arrivati comunque.

“Ad Abbadia facciamo presto a prendere di mira una persona”

Mi dispiace prendere atto di come noi abitanti di Abbadia facciamo presto a prendere di mira una persona (e di conseguenza tutta la sua famiglia), distruggendo la sua immagine dopo tanti anni di onesto lavoro, di volontariato e di investimenti nel paese. Premetto che sto gestendo un’altra struttura ricettiva e quindi sono rimasta legata al turismo e all’economia del paese; e con delusione comincio a pensare che si stia mettendo in atto una sorta di “facciamogliela pagare”,  rilevo questo da qualche pettegolezzo che si sente in giro e che mi lascia di stucco.

“Non eravamo di sinistra?”

Ma il paese non ha un orientamento politico di sinistra? E il progetto di accoglienza degli immigrati non arriva da scelte della sinistra al Governo? In un paese “di sinistra” come Abbadia dovrebbe esserci uno slancio umanitario tale da essere felici di aiutare dei giovani disperati, perseguitati politici, e non di infierire sulla persona che ha messo a loro disposizione un immobile.

“Albergatori…”

Ultima riflessione: subito dopo la notizia c’è stata la mobilitazione di alcuni albergatori che si opponevano scandalizzati all’arrivo degli immigrati. Poi si è scoperto (e i documenti sono agli atti) che avrebbero voluto candidare la propria struttura alberghiera ed erano infuriati per non averci pensato prima. Una di queste strutture è centralissima, mentre l’albergo Milano è situato in maniera che ci passi davanti solo se ci devi andare e non è visibile dalle vie di transito. (*Vania Tuoni, imprenditrice)

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foto/copertina: Abbadia S.S., albergo Milano

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