A SIENA Jazz arriva Dan Kinzelman per il secondo SJU-STAGE

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kinzelman 1 - foto caterina di perri

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Dal 15 al 17 maggio, nuovo appuntamento internazionale per l’istituzione senese. A Siena Jazz arriva Dan Kinzelman per il secondo SJU-STAGE

Siena Jazz offre ai suoi studenti e a tutti gli appassionati di musica un nuovo appuntamento internazionale. Domenica 15 maggio prende il via il secondo SJU-STAGE, master dedicato agli studenti della “Siena Jazz University” e articolato su tre giorni intensivi di lezioni che – come tradizione – culmineranno in un concerto aperto al pubblico e ad ingresso libero. In veste di docente, a Siena arriva Dan Kinzelman, star internazionale, tra i sassofonisti più apprezzati nel mondo del jazz.

“Con questo appuntamento– spiega Franco Caroni, presidente di Siena Jazz – la nostra istituzione conferna la sua vocazione internazionale. E’ un onore avere tra i nostri docenti personalità quali Dan Kinzelman. Ed è sempre straordinario vedere come musicisti di questo livello siano disponibili a suonare con i nostri giovani talenti. Mi preme anche sottolineare come con il concerto del 17 maggio si rinnovi la bella e proficua collaborazione tra l’Accademia Siena Jazz e l’Enoteca Italiana”.

Il concerto, che avrà luogo presso il Bastione San Filippo sede di Enoteca Italiana (Fortezza Medicea, ore 21.45 – ingresso libero), vedrà esibirsi nella prima parte Dan Kinzelman al saxofono con due dei gruppi di allievi che il parteciperanno allo stage. Quindi sul palco si alterneranno ulteriori tre formazioni di studenti, selezionate fra i migliori giovani musicisti del corso. La tre giorni di studio sarà dedicata al tema del “groove” ovvero, quello che in musica significa “impulso ritmico”.

Gli studenti potranno così approfondire le differenze tra ciò che nel jazz tradizionale è definito “swing”, e lo stesso “groove” scoprendo come sia possibile lavorare sul ritmo e inserire minime variazioni all’interno della sequenza ritmica. Parte del linguaggio comune, l’espressione “ha un bel groove” è un modo di dire che sottolinea come la musica o il musicista sia in grado di creare una potente empatia con l’ascoltatore tramite il solo linguaggio ritmico. Ecco perché studiare il “groove” sia passaggio fondamentale nella formazione musicale.

DAN KINZELMAN

Dan Kinzelman (sax, clarinetti) nasce nel 1982 a Racine, Wisconsin, e comincia lo studio del sax a 13 anni. A 18 anni, vince una borsa di studio all’Università di Miami, dove partecipa ad un corso di laurea quadriennale in Studio Music and Jazz. Durante la sua permanenza a Miami, vince tre Downbeat Student Music Awards. Si esibisce in seguito alla Carnegie Hall con il suo gruppo Music Lover’s Club. A Miami, suona con Joe Lovano, James Moody, David Liebman e altri.

Nel 2004 si laurea a pieni voti e si trasferisce in Germania, per poi stabilirsi in Italia nel 2005. Entra a far parte del quartetto di Giovanni Guidi con il quale incide due dischi per la CAM Jazz, facendo in seguito il suo primo disco come leader, “Goodbye Castle”, uscito nel 2007. Nel 2009 comincia a lavorare anche in veste di arrangiatore, sia con Guidi che con Enrico Rava. Ha suonato in diversi festival importanti, quali Clusone Jazz, Vicenza New Conversations, Copenhagen Jazz Festival, North Sea Jazz Festival ed Umbria Jazz. Attualmente fa parte dell’ Unknown Rebel Band, dell’Enrico Rava Parco della Musica Jazz Lab (curando anche gli arrangiamenti), di “Frontal” di Simone Graziano e di Mauro Ottolini’s Sousaphonix. Dirige propri progetti in trio (Hobby Horse) e quartetto (Ghost). E’ protagonista di un’attività concertistica internazionale.

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