MILANO: Borsa in rialzo, bene Fiat
—lP—
di Elena Montaldi
Borsa in rialzo a Milano: su per Fiat
Piazza Affari ha beneficiato del giudizio positivo espresso dalla Fed americana sul miglioramento che ha riguardato il mercato del lavoro negli Stati Uniti e sull’economia a stelle e strisce, il cui trend è ormai in rialzo da mesi. D’altro canto, però, gli investitori si trovano a dover fare i conti con le preoccupazioni per la borsa cinese, che al momento restano sullo sfondo ma per quanto tempo ancora? L’orizzonte non è dei più sereni. L’indice FTSE Mib ha chiuso in positivo con un +0,6% così come è salito dello 0,57% anche l’Allshare, con volume totale pari a 3,4 miliardi di euro. A livello europeo il benchmark FTSEurofirst è cresciuto dello 0,6% mentre Wall Street ha fatto registrare indici negativi, seppur lievemente. Brilla invece Fiat a Milano con un +5,75, che ha destato sorpresa nel mercato anche per via dei risultati trimestrali che si sono rivelati migliori rispetto alle attese, in particolare all’interno dell’area Nafta. Anche nel mercato dell’usato Fiat fa riscontrare vendite record, soprattutto per quanto riguarda la 500L diesel e l’intramontabile Panda. Ed è soprattutto sull’usato che arriva il grosso scossone del mercato automobilistico; grazie infatti allo sviluppo del web e alla nascita di portali specializzati in grado di mettere in contatto venditore e compratore, l’utente si ritrova facilitato nell’acquisto. Un grande aiuto all’andamento globale delle vendite, quindi, per cui chi ad esempio è alla ricerca di un’auto Fiat a Milano può semplificare le sue ricerche visitando portali come Autoscout24, dove trovare le migliori offerte di mercato per zona. Risultati positivi che hanno portato a ritoccare al rialzo le previsioni sull’anno in corso, grazie anche alla diffusione dei dati sull’aumento delle immatricolazioni di automobili negli Stati Uniti durante lo scorso mese di luglio (il migliore negli ultimi dieci anni) e all’apporto del brand Jeep. Segno più anche per CNH Industrial, salita del 3,9% dopo alcuni giorni in calo; guadagna pure Generali, che fa registrare un +1,8%, in un anno ricco di soddisfazioni: i primi sei mesi, infatti, si sono chiusi con gli indicatori di solidità patrimoniale in miglioramento e la crescita dell’utile netto. I numeri sorridono anche a Finmeccanica, che è ritornata in utile nel corso del primo semestre e ha fatto segnare un +2,9%. Rialzo superiore al 3% per Moncler, spinta dalla trimestrale che è stata annunciata a borsa chiusa. Il segno è negativo invece per Enel che non riesce a sfruttare la buona partenza e chiude con un -0,7%, a dispetto del fatto che i risultati annunciati siano stati migliori rispetto alle aspettative.
Nonostante il rialzo non può sorridere Eni, zavorrata dalle svalutazioni di Saipem: il 0,5% della società stride un po’ con i risultati ben più brillanti del settore oil & gas a livello europeo, il cui rialzo ha sfiorato i due punti percentuali (+1,9%). Male invece Mediaset, che ha accusato un pesante -3,6% che fa il paio con il risultato ancora più negativo di Mediaset Espana, in ribasso addirittura del 9,5%. La crescita dell’utile dell’azienda è stata forte nell’ultimo periodo, ma nonostante ciò gli analisti hanno sottolineato l’outlook debole per la pubblicità e qualche timore relativo alla concorrenza di Atresmedia. Italcementi ha rafforzato con un +0,8% il grande balzo del giorno precedente quando, dopo che è stato reso noto il passaggio del controllo a HeidelbergCement, era stato registrato un rialzo di 50 punti percentuali. Le trimestrali hanno permesso di raggiungere risultati positivi anche ai titoli minori come ad esempio Mondo Tv, cresciuto del 10%, e Saes Getters, +7%; meno bene invece Aeffe, che ha perso il 3,5%. L’aspetto positivo da segnalare è che sia la Borsa italiana che le altre europee non hanno risentito del crollo del listino di Atene, verificatosi in seguito alla riapertura delle negoziazioni dopo il blocco durato ben cinque settimane. Sulla borsa greca hanno pesato, in modo particolare, i titoli finanziari, ma il loro andamento non ha coinvolto quelli degli altri titoli finanziari europei. Tuttavia fra la situazione della borsa greca e di quella cinese, gli investitori dovranno tenere gli occhi ben aperti. Nel caso specifico greco, vanno segnalati il calo del 16,2% della borsa di Atene e soprattutto il tonfo del settore bancario, che ha chiuso con un -30% da brividi. Infine, tornando all’Italia, c’è da evidenziare la stab
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