Campiglia d’Orcia riscopre la nobile famiglia Visconti
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di Daniele Palmieri
Castiglione d’Orcia. La sinergia tra Pro Loco campigliese, Societas Tintinnani di Rocca d’Orcia e comune castiglionese, unite alla disponibilità dello studioso Francesco Angelini, permetteranno a quanti vorranno goderne di conoscere più da vicino la storia e le vicissitudini della nobile famiglia dei Visconti. Fu questo un ramo minore dei più conosciuti omonimi milanesi, protagonista nella storia della comunità durante le guerre toscane del Duecento, compreso l’episodio del rifugio e della protezione da prima accordati al monaco Arnaldo da Brescia (successivamente condannato per eresia dal Sant’Uffizio), per poi cedere alle pressioni esterne e consegnarlo alle truppe dello Stato Pontificio. Testimonianza dei Visconti è ancora oggi il diruto Palazzo detto di “Campigliola” o “Campigliaccia”, sito su un pianoro roccioso fuori e al di sopra del paese dal quale si domina tutta l’ampia vallata. In cuor loro molti campigliesi continuano a sperare che si possa giungere a un’acquisizione pubblica dei ruderi e del terreno circostante, per metter poi mano a un restauro che – se non altro – consolidi la situazione attuale o – meglio ancora – ne consenta un recupero strutturale più importante. L’Appuntamento per questa interessante Conversazione è per il 18 agosto alle 21 presso il Centro Civico di Via Fiume.
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