Abbadia, torna l’Offerta dei censi. Il presidente Piccini: “Deve proporre novità senza risultare ‘un film già visto’”
—lP—
di Viola Santelli
Con l’Offerta dei censi il paese si immerge in una magica atmosfera medievale, facendo un simbolico passo indietro fra storia e tradizione
Il Presidente Piccini: “…l’Offerta dei censi è un’occasione utile a richiamare qualche persona in più ma deve poter essere ogni volta differente, migliore. Deve poter proporre novità senza risultare ‘un film già visto’”
Abbadia San Salvatore. “L’offerta dei censi” è una celebrazione con riferimento ai doni che gli abitanti facevano al Monastero; ma si può perlopiù definire una sorta di festa tradizionale che rappresenta come allora era solito vivere. Tale manifestazione è un richiamo a usi e costumi degli abitanti locali, oggi coinvolti nell’indossare costumi tipici e nel destreggiarsi in giochi di combattimento o balli di gruppo, accompagnati e intrattenuti dalla musica caratteristica dei suonatori e dalla presenza di giullari. A completare il tutto non manca la possibilità di consumare un pasto (dal sapore medievale) seduti tra le vie del borgo. L’idea principale è quella di sottolineare la divisione del popolo che costituiva la comunità di un tempo e il rapporto tra questa e l’istituzione religiosa, alla quale, in diversi periodi dell’anno, venivano consegnati in regalo prodotti agricoli o di artigianato. Vi è inoltre un particolare corteo in cui i figuranti sfilano per le vie, dirigendosi verso la chiesa e rappresentando così ciò che si vuole trasmettere.
Il paese è diviso in terzieri. Quello dei Fabbri, del Borgo e il terziere Maggiore. In questi, per l’occasione, alcune comparse popolano le vie, mostrando gli antichi mestieri o battendosi a tiro con l’arco, a colpi di spade e bastoni, rappresentando rigorosamente il proprio schieramento. Si deve riconoscere la presenza di due ulteriori scissioni, ovvero: il Monastero, dove non mancano personaggi emblematici quali i chierici o il podestà; l’accampamento dei soldati, luogo in cui l’istituzione militare trova spazio per riporre le armi e tempo da dedicare ad una sorta di allenamento. È soprattutto grazie alla pro loco del paese, che si dedica all’organizzazione di un simile evento con particolare impegno, che tutto ciò è reso possibile ogni anno, all’inizio del mese di luglio. Una responsabilità non indifferente che ha finora permesso di avere un discreto successo e che propende a mantenere vivo il progetto.
Secondo il presidente Lorenzo Piccini, intervistato da La Postilla, “l’Offerta dei censi è un’occasione utile a richiamare qualche persona in più ma deve poter essere ogni volta differente, migliore. Deve poter proporre novità senza risultare ‘un film già visto’. Un programma che si pone degli obiettivi per non perdere il fascino che, soprattutto nei primi anni, scaturiva. Un’iniziativa ottima a diffondere le radici medievali di Abbadia San Salvatore, evidenziandone la bellezza di un passato significativo”. Non rimane che aspettare i giorni 10-11-12 luglio.
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