Bezzini (Pd): “Le mie otto idee per un nuovo Patto tra Siena e la Toscana”
—lP—
Siena rischia di perdere un’altra occasione. C’è una sottovalutazione dell’importanza che il rapporto con la Regione può avere per la città e per il territorio. La crisi generale, le difficoltà di questi anni e il processo di riordino istituzionale rendono indispensabile avere obiettivi chiari per dare una prospettiva alla città. L’appuntamento elettorale di domenica è quindi decisivo e merita tutta la nostra attenzione.
Serve un nuovo Patto tra Siena e la Toscana, che si sostanzi in un accordo di programma fatto di impegni precisi, progetti, certezza di finanziamenti e cronoprogrammi ben definiti. Un Patto che riguardi l’intero territorio provinciale, ma che abbia un focus specifico sulla città. Credo ci siano otto temi fondamentali sui quali sottoscrivere il nuovo Patto tra Siena e la Toscana.
Primo tema: la sanità. Va mantenuta la centralità di Siena nel sistema sanitario toscano, in particolare nella nuova ASL di area vasta. Ciò significa: collocazione a Siena delle funzioni direzionali principali della nuova ASL, più attenzione nei confronti delle Scotte, con il riequilibrio degli stanziamenti regionali, revisione della struttura, valorizzazione della qualità professionale finalizzata alla crescita della capacità attrattiva.
Secondo: Scienze della Vita. Va proseguito il percorso relativo alla costruzione del distretto delle Scienze della Vita e della Pharma Valley attraverso il sostegno a Toscana Life Sciences. Fondamentale sarà anche l’avvio delle attività dell’ITS per la formazione negli ambiti connessi alle Scienze della Vita.
Terzo: le nostre Università. È necessario sostenere con forza l’Università degli Studi di Siena sul fronte della ricerca, sull’immissione di energie giovani, sulle iniziative che creano nuove opportunità occupazionali e sui progetti caratterizzanti, a partire da quelli in materia di sviluppo sostenibile. Allo stesso tempo, occorre sostenere la capacità di accoglienza dell’Università per Stranieri, organizzando una vera e propria piattaforma dell’ospitalità rivolta agli studenti stranieri che scelgono Siena per i propri percorsi formativi.
Quarto: la cultura. Va messa al centro del Patto la valorizzazione delle attività e dei beni culturali del nostro territorio. È necessario garantire i 40 milioni di euro per dare concretezza alla parte più significativa della progettualità di Siena 2019, sostenere la valorizzazione del Santa Maria della Scala e supportare le reti presenti in campo museale e bibliotecario, nonché i poli di eccellenza in campo musicale. Vi è infine l’ulteriore valorizzazione della via Francigena.
Quinto: il turismo. Va definito un programma condiviso tra la città, la Regione e Toscana Promozione per concordare una strategia tesa ad estendere la permanenza dei visitatori e dare continuità ai flussi turistici.
Sesto: Banca MPS. La priorità di questa fase è rappresentata dalla necessità di tutelare l’integrità dell’azienda e i livelli occupazionali, garantire che vengano mantenuti a Siena la sede, le funzioni direzionali e i centri principali di erogazione dei servizi, attraverso l’istituzione di un tavolo di crisi che veda il coinvolgimento della Regione e del Governo.
Settimo: le infrastrutture. È necessario assicurarsi gli ulteriori 20 milioni promessi da ANAS per l’Autopalio e i finanziamenti per i lotti 4 e 9 della Siena-Grosseto. Inoltre, va ripreso il ragionamento rivolto all’implementazione del trasporto ferroviario a servizio dell’area urbana senese.
Ottavo e ultimo tema: una sede unificata degli uffici decentrati della Regione Toscana, da collocare nella nuova struttura in viale Sardegna, inizialmente pensata per ospitare uffici della Provincia e attualmente vuota. Ciò significherebbe ottimizzazione, risparmio e semplificherebbe la vita a cittadini ed imprese.
Con queste elezioni regionali siamo ad uno spartiacque. Bisogna lavorare affinché il rapporto con la Regione sia positivo e costruttivo, fonte di finanziamenti, progettualità e opportunità per il futuro, pena il rischio di restare marginali. Questo rapporto va costruito nei prossimi mesi, da subito, stringendo il Patto con la Regione Toscana che ho provato qui a delineare, con il coinvolgimento di tutti i livelli istituzionali e delle parti sociali. Portiamo Siena in Toscana e la Toscana a Siena.
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