Approfondimenti botanici: il Bucaneve, fiore della Candelora

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 —P—bu

di Beatrice Ramirez

È a febbraio che le foglioline nastriformi e appuntite del bucaneve (Galanthua nivalis) fanno capolino – come  per miracolo – dal terreno ancora gelato e coperto di neve. È una bulbosa della famiglia delle Amaryllidacee. E anche il fiore della Candelora (2 febbraio, giorno in cui si ricorda la presentazione di Gesù al Tempio e la purificazione della Madonna a quaranta giorni dal parto). Il bucaneve è simbolo di purezza e speranza, amatissimo in Gran Bretagna in età vittoriana, tanto che una rivista inglese, che si occupava di prevenire la prostituzione fra le ragazze della classe operaia, ne portava il nome.

Veniva inoltre usato per i bouquet delle giovani spose. Chi scrive lo trova perfetto anche oggi per le spose d’inverno! Al bucaneve sono legate inoltre alcune credenze: si dice che raccoglierne uno solo nella prima notte di luna, dopo la fine di gennaio, renda felici per tutto l’anno e che “una primavera senza bucaneve è segno di un’estate senza frutti”. I suoi bulbi e le sue foglie contengono galantamina, una sostanza che viene usata in farmacologia per problemi neurologici.

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