StartUp House; fondi regionali per le start up toscane del turismo
—P—
di Riccardo Marchetti
La Regione Toscana scommette sull’imprenditorialità giovanile e lancia il progetto Start Up House, con cui intende aiutare economicamente i giovani imprenditori che operano nel settore del turismo, nel campo del manifatturiero, nel commercio e nel terziario.
Il progetto fa parte di un’iniziativa che comprende 4 bandi (consultabili al seguente link) i quali si propongono di fornire alle nuove e giovani realtà imprenditoriali una serie di finanziamenti per combattere la crisi e risollevare l’economia. L’assessore regionale al lavoro Gianfranco Simoncini ha spiegato che il progetto Start Up House vuole essere un sostegno solido per tutti quei giovani che vogliono mettere in pratica delle idee innovative ma che non hanno le risorse sufficienti per farlo. Due dei 4 bandi che fanno parte del progetto offrono anche la possibilità di richiedere un microcredito da parte delle start up che intendono espandere la propria attività ed affermarsi sul mercato e che hanno bisogno di finanziamenti per poter portare avanti i loro progetti.
Sono molti, infatti, i giovani imprenditori che ogni anno si rivolgono agli istituti di credito per ottenere dei finanziamenti con i quali intendono avviare un’attività propria, per far fronte all’attuale crisi che coinvolge il mercato del lavoro. Alcune banche offrono servizi che permettono la simulazione del prestito direttamente online, così da poter calcolare preventivamente il tasso d’interesse applicato al finanziamento, sul sito di Hellobank vi è un ottimo esempio. Oltre al microcredito, il progetto Start Up House, aiuta le imprese giovanili attraverso dei voucher che saranno molto utili ad incoraggiare gli under 40 nelle loro iniziative imprenditoriali. In particolare nel campo manifatturiero, i voucher andranno a coprire il 100% degli investimenti per un massimo di 36mila euro. Ne potranno usufruire tutte le start up, sia associate che singole, che sono avviate da almeno due anni dalla data in cui si presenta la domanda. I finanziamenti andranno a coprire le spese basilari per gli immobili situati all’interno degli spazi attrezzati messi a disposizione dal progetto, come il servizio di pulizia, la portineria e la sicurezza ma anche le spese per i servizi di tutoraggio ed affiancamento. Sono invece esclusi dal bando i costi per i servizi legali, amministrativi e contabili.
Anche gli investimenti delle imprese che operano nel campo del turismo, del terziario e del commercio saranno coperti per il 100%, fino ad una spesa massima di 15mila euro. La domanda di partecipazione, sia per il bando relativo al settore manifatturiero che per quello rivolto alle imprese che operano nel turismo, nel commercio e nel terziario, devono essere presentate entro e non oltre il 16 novembre del 2015. Per quanto riguarda il microcredito, invece, sono stati indetti altri due bandi rivolti ai giovani dai 18 ai 40 anni e ne potranno usufruire tutte le imprese giovanili che operano nel settore del commercio, della ristorazione, della comunicazione, del servizio alberghiero, dell’istruzione e delle attività professionali ed artistiche. I finanziamenti verranno concessi a tasso zero e serviranno ad agevolare i giovani imprenditori delle piccole e medie imprese. L’importo che può essere finanziato, per ogni singola domanda, parte da un minimo di 5.000 euro fino ad arrivare ad un massimo di 15.000 euro. Le domande per partecipare ai due bandi ed usufruire del microcredito, vanno presentate solo online entro il 27 febbraio 2015.
Articoli correlati: Da Monte dei Paschi e CAAF Amiata un plafond di 10,5 milioni di Euro a favore delle imprese - Salvatore Muzio: «Per uscire dalla crisi bisogna investire» - SOS Debiti, il centro d’ascolto per la prevenzione dell’usura - Damiano Romani: «In un clima di concordia anche le piccole cose crescono» - Insolvenza, debito pubblico e finanza. Vademecum per fare bella figura in società