Quercia delle Checche: protetta e recintata farà parte dei “150 alberi più antichi d’Italia”
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di Irene Mazza
Gli alberi sono la sagoma della storia. Quelli più vecchi che vantano secoli di vita hanno visto cavalieri medievali, pellegrini, guerre, contadini di ogni epoca e l’avvicendarsi di centinaia di inverni e primavere. Uno di essi è la Quercia delle Checche in Val d’Orcia, uno degli alberi più antichi della Toscana. I rami nodosi della quercia sono cresciuti liberi in questi secoli stendendosi e creando una chioma verde larghissima e maestosa.
Il diametro di questi rami è talmente largo che potrebbero essere altre querce cresciute in orizzontale. Ricordiamo che di recente uno di essi è stato danneggiato a tal punto che si è deciso di tagliarlo. Ora la bella Quercia non ha più uno dei suoi grossi rami; ma nonostante questo conserva la sua maestosa e bellezza. Per salvaguardarne il patrimonio – notizia di questi giorni – presto nessuno potrà più addentrarsi sotto la grande chioma e poggiare le mani a sfiorarne il tronco rugoso e antico. Il passaggio sarà chiuso e probabilmente recintato in modo da evitare ulteriori danneggiamenti. Così il passante incivile e insensibile alla sua bellezza non avrà più modo di rovinare questo magnifico esemplare. La quercia entrerà a far parte dei 150 alberi più antichi d’Italia, protetti e salvaguardati.
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