Giardini di Casa Baiocchi, grande festa per i 90 anni di Don Francesco

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di Lucia Romani

Abbadia San Salvatore – Sono terminati la scorsa domenica i festeggiamenti per il novantesimo compleanno dell’Arciprete Don Francesco Monachini, Parroco della Chiesa di Santa Croce, festeggiamenti che erano iniziati il giorno cinque con una solenne Messa concelebrata dal Vescovo Monsignor Stefano Manetti ed alcuni Sacerdoti amici di Don Francesco.

La lunga scampanata che annunciava l’inizio della Messa a mezza mattina di un giorno lavorativo, ha sorpreso la popolazione e come succede spesso nei piccoli centri, il passaparola ha consentito che alla solennità partecipasse un buon numero di persone.

Nella serata di venerdì, il programma dei festeggiamenti ha previsto, nella Chiesa di Santa Croce, un concerto d’organo eseguito dal Maestro Federico Vallini, titolare d’organo presso il Conservatorio Cherubini di Firenze.

La giornata che però ha visto maggiormente la partecipazione della popolazione, è stata quella di domenica, con la S. Messa celebrata la mattina, accompagnata dai canti della Corale Da Palestrina, la quale ha fatto dono a Don Francesco della partitura di un brano augurale scritto, musica e parole, dal Maestro Direttore della stessa Stefano Pioli ed eseguito dalla Corale alla fine della Messa.

I festeggiamenti sono proseguiti nel pomeriggio, nella splendida location del giardino di Casa Baiocchi, innanzi a un delizioso buffet allestito da un comitato organizzatore, che gli invitati stessi hanno comunque contribuito ad arricchire di preparazioni casalinghe. Di momento in momento, sono arrivate delle splendide torte ornate nei più diversi modi, generosamente offerte dalle pasticcerie di Abbadia, a dimostrazione di quanto tutti ci tenessero a essere presenti affinché questo evento fosse degno della sua rilevanza.

L’ambiente festoso, rallegrato dalla musica dal vivo, ha preso le sembianze della festa popolare, culminata nello spegnimento delle candeline e nel taglio della torta.

Il festeggiato, anche se di carattere schivo, si è prestato volentieri ai flash di chi voleva conservare un ricordo di questa giornata tenera, amichevole, familiare.

Tutti ci siamo augurati di invecchiare come è riuscito a fare lui, sempre attivo, di gamba veloce e di testa buona, segno che l’età che avanza va sostenuta facendo nuove esperienze, non negandosi progetti arditi (quale per Don Francesco è stato l’affrontare i grandi lavori di ristrutturazione della Chiesa di Santa Croce), dando insomma un senso ai giorni che si vivono e mettendo comunque in conto gli inevitabili “acciacchetti”.

Auguri Don Francesco! Rimani ancora a lungo fra noi.

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foto: lr

 

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