Dall’Unione dei Comuni tavolo permanente contro la crisi. Il presidente Tondi: “Una prima risposta per avvicinare tutte le parti in causa”
Un tavolo permanente per il lavoro. È questo uno dei primi e più significativi provvedimenti preso dalla Giunta dei sindaci dell’Unione dei Comuni dell’Amiata Val d’Orcia per rispondere alla crisi che attanaglia il comparto economico-lavorativo dell’area e alla quale sarà necessario cominciare a dare le prime risposte concrete.
Il tavolo coinvolgerà le parti sociali e quelle politiche, i sindacati e i rappresentanti dei lavoratori, oltre alle associazioni di categoria e ai rappresentanti delle realtà economiche dell’Amiata-Val d’Orcia.
“Il tavolo per la crisi sul lavoro – Commenta il presidente pro tempore dell’Unione, il sindaco di Abbadia San Salvatore, Fabrizio Tondi – è una prima risposta che vogliamo dare ai lavoratori di tutto il comprensorio dell’Amiata Val d’Orcia e che ci consentirà di avvicinare tutte le parti in causa e gli stakeholder delle attività economiche e produttive della nostra zona. Le problematiche sono certamente tante e vi sono numerose circostanze complesse, dalla situazione di commercio e artigianato, fino alle più note vicende di Floramiata, Rivart e Selex ES.”
Non la soluzione a tutti i mali con la bacchetta magica, come precisa il sindaco di Abbadia, ma l’inizio di un percorso che dovrà servire anzitutto per monitorare da vicino ogni situazione e per dare voce a tutti i portatori di interesse.
“Il primo ruolo fondamentale del tavolo – Prosegue Tondi – è anzitutto quello di mettere tutte le situazioni inerenti il tema della crisi del lavoro al centro di un costante ragionamento e dibattito politico-istituzionale. Ciò dovrà portare, nelle nostre intenzioni ad una strategia comune, che coinvolga tutte le realtà del territorio, per oltrepassare le situazioni di crisi e, laddove possibile, trovare nuove sinergie e nuovi sbocchi.”
Una materia particolarmente delicata, dunque, ma anche inevitabilmente molto sentita sulla quale l’Unione dei Comuni dell’Amiata Val d’Orcia vuole cominciare a impostare un ragionamento assieme ai diretti interessati ascoltando e registrando realtà attuali e criticità per trovare insieme soluzioni ed opportunità.
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Stakeholder delle attività produttive ed economiche quasi nessuno sà che ca…….sia……parlate popolare… ma chi credete che vi ha votato la Monarchia? Per il resto và bene un tavolo di crisi.