Primarie PD, intervista a Paolo Maglioni

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Domenica 8 dicembre ci saranno le tanto attese e discusse primarie del Partito Democratico. Abbiamo fatto il punto della situazione con Paolo Maglioni, Vice segretario del PD di Abbadia San Salvatore e membro del comitato “Abbadia per Matteo”.

Ritanna Armeni, esponente di lungo corso della sinistra italiana, scrive testualmente: “…delle primarie del Pd non me ne importa nulla. E non per qualunquismo ma per l’assoluta politica certezza che non serviranno a niente e non cambieranno niente“. Se sbaglia, perché sbaglia?

La Signora Armeni è una politica e giornalista di lungo corso già portavoce di Fausto Bertinotti responsabile dell’instabilità politica con l’affossamento della esaltante esperienza del primo governo Prodi (complici D’Alema e Marini). Proprio la sua storia risponde alle sue considerazioni. Per quanto riguarda le sue certezze sulle primarie la penso in modo opposto. Ognuno dei tre candidati ha una propria connotazione politica. Sono di parte ma anche convinto che l’unico modo che ha il PD di vincere le elezioni (imminenti secondo il mio modesto parere) è avere Matteo Renzi alla guida del partito, l’unico candidato che può veicolare i voti del centro-sinistra, quelli di protesta dei Grillini e dei delusi del PDL.

Sarà un plebiscito a favore di Matteo Renzi o potranno esserci delle sorprese?

Penso che non sarà un plebiscito. Al contrario delle primarie del 2012, dove si sceglieva il candidato Premier di una coalizione, stavolta si sceglie il segretario di un partito. Prevedo una minore partecipazione e Renzi, secondo me non andrà oltre il 55%.

Cosa ti convince maggiormente di Renzi rispetto a Cuperlo e Civati?

Ho già parzialmente risposto a questa domanda. Renzi non si è inventato nulla di nuovo ma è stato abile a far passare il concetto che la politica è un’arte nobile dove tutti possono dare il loro contributo. Idee semplici, programmi realizzabili e soprattutto un buon lavoro svolto da Sindaco nel comune di Firenze

Cosa bisogna fare per votare, serve la tessera del PD?

Per votare non serve nessuna tessera. Occorre essere iscritti alle liste elettorali del comune di residenza; mentre per i non residenti e per i 16/17enni registrarsi sul sito - https://registrazione.primariepd2013.it/servizi/registrazione.aspx - entro le ore 12 del 6 dicembre.

Perché un non iscritto al partito dovrebbe parteciparvi?

Semplice, hai una idea di quanti sono gli elettori del centro sinistra rispetto agli iscritti? E soprattutto conosci l’andamento delle iscrizioni al PD negli ultimi anni? Ti do qualche dato nazionale: 2009: 831.042 iscritti 2010: 620.000 iscritti; 2011: 609.667 iscritti; 2012: 500.163 iscritti. Il PD nel 2013 ha preso 10.273.275 voti. Alla luce di questo mi sembra normale che tutti gli elettori del centro-sinistra esprimano la loro preferenza per sentirsi parte attiva del cambiamento e soprattutto per riacquistare fiducia nel partito che hanno votato (magari si inverte anche il trend del tesseramento). Concludendo, quella dell’8 è una data importante. Tutti i cittadini che vogliono cambiare le cose hanno di fronte un’opportunità unica, questo è il messaggio che deve passare. Io sosterrò Renzi ma prima di tutto è importante che prevalga un senso di responsabilità diffuso e la consapevolezza che se si vuole si può contare e contribuire alla costruzione di una nuova classe dirigente. Con questo messaggio mi auguro prima di tutto una importante affluenza.

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