Bioedilizia in Legno, tutela ambientale e risparmio economico
di Sandro Marcucci
Domenica 30 marzo si è conclusa alla Stazione Leopolda KlimaHouse Toscana, la fiera di riferimento per l’efficienza energetica e risanamento in edilizia per la prima volta a Firenze. Senza dubbio è stato un incontro di successo: convegni, eventi formativi, visite guidate, un gran numero di aziende espositrici e un ricco programma culturale. Un mix che ha conquistato pubblico, aziende ed operatori che hanno fatto registrare il tutto esaurito.
Per la prima volta questo evento si svolge in Toscana, con l’obiettivo di creare curiosità e sensibilizzare il pubblico, e gli addetti al settore, verso le tecnologie costruttive in legno. Un settore che, in netta controtendenza con l’edilizia tradizionale e con il trend economico generale, sta registrando aumenti esponenziali, lasciando le porte aperte alla crescita economica e occupazionale. D’altronde diventa sempre più necessario ed urgente rivedere la nostra concezione di produzione, consumo e smaltimento, soprattutto nel settore edilizio il quale continua essere irrispettoso nei riguardi della tutela ambientale. Il concetto di bioedilizia in legno parte dal rispetto dell’ambiente e si sviluppa verso la sicurezza, l’abbattimento dei costi di gestione e, non ultimo, il benessere abitativo degli edifici: una casa in bioedilizia in legno deve avere le seguenti caratteristiche:
- essere ottimizzata, preferibilmente fin dalla fase di progettazione, per eliminare le dispersioni e minimizzare i consumi energetici;
- essere realizzata con materiali naturali ed ecocompatibili, di provenienza certificata e facilmente riciclabili;
- avere caratteristiche di resistenza al sisma ed al fuoco corrispondenti a parametri d’eccellenza;
- garantire la autoregolazione dell’umidità interna, l’assoluta salubrità degli ambienti e l’utilizzo di materiali naturali anche per le rifiniture interne;
- garantire un elevato isolamento acustico;
- essere dotata di soluzioni impiantistiche intelligenti e di sistemi di autoproduzione (energia elettrica, acqua calda sanitaria, recupero di acqua piovana, etc.).
Esistono vari costruttori di edifici in legno che raggiungono tali obiettivi mediante tecniche diversificate sulla base dell’edificio e del loro approccio lavorativo: dalla struttura portante (x-lam o telaio), ai materiali e coibentazioni, alle tecnologie impiantistiche implementate. Tali caratteristiche, ovviamente, possono essere applicate a qualsiasi tipo di edificio, da quello pubblico, alla scuola, alla struttura sportiva, all’edificio commerciale, al capannone industriale, all’edificio abitativo; l’obiettivo di realizzare edifici energicamente autosufficienti è oggi ampiamente a portata di mano. Dal punto di vista dei consumi energetici, per quanto riguarda una costruzione in classe energetica “A” parliamo di un abbattimento di circa il 70-80% rispetto ad un edificio tradizionale, con relativa diminuzione dei costi, senza contare ciò che si può ottenere con un edificio “passivo” (consumi zero) o addirittura “attivo” (consumi inferiori alla produzione).
Moltissimo si può ottenere anche dalla riqualificazione energetica degli edifici esistenti, le tecnologie sono economicamente vantaggiose nel medio-lungo termine. In un periodo di crisi economica come quella attuale, che sembra non avere via d’uscita, ci sono settori in grado di dare una speranza e una sterzata concreta alla spirale negativa e pessimistica degli ultimi anni. C’è moltissimo lavoro da fare nel campo della bio-edilizia in legno e della riqualificazione energetica: lo suggerisce la crisi economica, lo impone la crisi ambientale.
”Non pretendiamo che le cose cambino se continuiamo a farle nello stesso modo. La crisi è la miglior cosa che possa accadere a persone e interi paesi perché è proprio la crisi a portare il progresso. La creatività nasce dall’ansia, come il giorno nasce dalla notte oscura. E‘ nella crisi che nasce l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera se stesso senza essere superato. Chi attribuisce le sue sconfitte e i suoi errori alla crisi, violenta il proprio talento e rispetta più i problemi che le soluzioni. La vera crisi è la crisi dell’incompetenza. Lo sbaglio delle persone e dei paesi è la pigrizia nel trovare soluzioni. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è routine, una lenta agonia. Senza crisi non ci sono meriti. E‘ nella crisi che il meglio di ognuno di noi affiora perché senza crisi qualsiasi vento è una carezza. Parlare di crisi è creare movimento; adagiarsi su di essa vuol dire esaltare il conformismo. Invece di questo, lavoriamo duro! L’unica crisi minacciosa è la tragedia di non voler lottare per superarla.” Albert Einstein (1879-1955)
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