ASSIOLI: come comportarsi se ne incontriamo uno. I consigli del responsabile della “Corte degli Assioli”
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Assioli: “Non interferiamo nelle loro prove di volo. Ecco come comportarsi se ne incontriamo uno”
Se in questo periodo vi capitasse di trovare a terra, in pineta o in aperta campagna, un piccolo gufo, apparentemente abbandonato e vulnerabile, l’unica cosa da fare, una volta verificato che non sia ferito o non rischi la vita in mezzo ad una strada, è quella di non intervenire. Non bisogna soccorrerlo, perché c’è il rischio che invece di fare bene si operi in senso opposto. Si tratta infatti di un assiolo, un rapace notturno presente nelle zone costiere della Maremma e nelle pinete. Gli assioli sono uccelli migratori che arrivano sulle nostre coste a primavera per nidificare e in autunno tornano a svernare in nord Africa. I piccoli, a luglio, iniziano le prove di volo e si lanciano dal nido per essere pronti, dalla seconda metà di agosto, ad affrontare la migrazione verso l’Africa. Non sempre queste prove riescono bene, spesso nei primi tentativi i pulli cadono a terra. Ma con il becco e gli artigli riescono comunque a risalire sugli alberi aggrappandosi alla corteccia, fino a tornare nel nido per provare ancora.
La cosa da fare, quindi, trovandosi di fronte ad uno di questi esemplari, è verificare lo stato di salute, senza toccarlo. Solo se si riscontrano delle ferite è opportuno portarlo al centro di recupero dove si possono occupare di lui. Se si trova in pericolo di vita sulla strada, va semplicemente spostato senza allontanarlo da dove è stato trovato, così i genitori possono continuare ad alimentarlo. Se invece è vivace e tenta di scappare, allora è il caso di non intervenire. Sono queste le raccomandazioni che arrivano dalla Corte degli Assioli, il centro di riabilitazione dei rapaci che si trova a Magliano in Toscana in località Cupi. “In questo centro – spiega il responsabile Luca Bececco – accogliamo i pulli di assiolo sani, quelli che vengono erroneamente recuperati dai cittadini e dai turisti. Gli assioli feriti, invece, vengono curati dai centri di recupero e arrivano da noi solo in un secondo tempo per la riabilitazione. Il nostro compito è quello di prepararli alla migrazione all’interno di ampie voliere in cui sono liberi di volare per rinforzare la muscolatura e di cacciare”.
La Corte degli Assioli è un centro di importanza strategica che si trova completamente immerso nella natura: dalle voliere i rapaci possono sentire tutti i rumori del bosco. Questa attività di ascolto soprattutto in notturna, è molto importante, perchè consente loro di acquisire informazioni utili per quando torneranno a vivere in libertà. Imparano a riconoscere anche i loro predatori come le volpi, le faine e le martore che si avvicinano alle voliere. Alla Corte degli Assioli, al momento si trovano 10 assioli e 3 civette che saranno liberati tra la fine di agosto e i primi di settembre. C’è anche lo splendido assiolo che è stato rinvenuto durante l’incendio a Principina, adesso in ottima forma e Capitan Uncino, l’esemplare trovato a Saturnia che ha una particolarità: nonostante l’ala destra mozzata non gli permetta di volare, è riuscito comunque vivere cacciando a terra e dimostrando un incredibile capacità di adattamento e di voglia di vivere. Lui resterà alla Corte degli Assioli. Nella stessa area opera il centro ornitologico del Malpasso dove si studiano le rotte migratorie degli uccelli con il progetto Migratoria, il cui scopo principale è approfondire la conoscenza della specie in migrazione che attraversano la provincia di Grosseto. Per visitare la Corte degli Assioli: 3313654568
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