CHIANCIANO: quattro giorni di festeggiamenti per San Giovanni Battista, patrono della città
Sacro
“Non si conosce l’esatta etimologia dell’espressione dialettale “pare indiviso” che in Valdichiana si usa per dire “sembra brutto/sbagliato/ingiusto”
Ai chiancianesi, per esempio, sarebbe parso indiviso quest’anno non replicare i consueti quattro giorni di festeggiamenti dedicati al santo patrono, San Giovanni Battista. E quindi, come da tradizione, con spirito di amicizia e tanta voglia di fare, i volontari dell’Associazione culturale La Campana, con il supporto delle associazioni Amatori Pici, Vespa Club e Croce Verde di Chianciano Terme, da giovedì 23 a domenica 26 giugno scorsi, si sono rimboccati le maniche affinché i festeggiamenti riuscissero al meglio.
E così è stato, visto che i risultati di questa edizione hanno superato tutti i record precedenti. L’associazione La Campana fu fondata circa 40 anni fa con l’intento di valorizzare il borgo medioevale di Chianciano, un centro storico ancora oggi tutto da scoprire. Tra questi cittadini c’era anche l’attuale Presidentessa dell’Associazione, Carla Landi, che racconta che “l’idea di fare una festa per far conoscere il Centro Storico venne durante una cena alla quale era presente anche Don Carlo (parroco di Chianciano) che suggerì la data di San Giovanni. Ci sembrò perfetto e da allora continuiamo a impegnarci perché la festa sia un modo per incontrarci ogni anno nel cuore del nostro paese”. In questi 4 giorni un gruppo eterogeneo di cittadini chiancianesi ha indossato la maglietta gialla dell’Associazione, trasformandosi in “operaiacci”, come si divertono a chiamarsi tra loro; sono studenti, artigiani, impiegati, professionisti e pensionati, nonni e nipoti che, con le poche risorse disponibili, ogni anno riescono a mettere in moto una macchina organizzativa impressionante.
E qualcuno prende anche le ferie per poter dare il proprio contributo senza distrazioni. “Nelle serate sono stati serviti circa 1500 pasti e siamo molto orgogliosi per i tanti ringraziamenti ricevuti per la qualità del cibo e per l’ottimo servizio a tavola, veloce e serio” aggiunge Francesco Mariotti, Vice presidente de La Campana. “E se tutto questo è stato possibile è solo grazie alle persone che mettono a disposizione il proprio tempo libero per partecipare attivamente a queste iniziative, con grande responsabilità e costanza”. La collaborazione basata sulla amicizia tra le associazioni del territorio, oltre a quella con i commercianti, gli artigiani e gli agricoltori di Chianciano e dei comuni limitrofi ha, senza dubbio, dato un valore aggiunto alla buona riuscita della festa: infatti un grande successo di partecipazione hanno anche avuto gli eventi collaterali organizzati per grandi e bambini come, per esempio, “Pici in gioco”, per insegnare alle nuove generazioni ad “appiciare”, o i giochi di un tempo, dal tiro alla fune alla corsa coi sacchi, dalla gioco della campana alla pentolaccia, tramandando così alcune importanti tradizioni identitarie di questo territorio.
La corsa podistica organizzata dalla A.S.D. Polisportiva Chianciano Terme ha visto 140 atleti correre per un suggestivo percorso di 6,6 km che ha attraversato tutta la cittadina termale, supportati nella gara dai vespisti che fermavano il traffico agli incroci e accompagnata da 5 spingitori del Bravio delle Botti di Montepulciano. La sfilata Storica, aperta dalla Banda Musicale “Bonaventura Somma“, ha visto la partecipazione di numerosi figuranti tra cui i cavalieri dell’Associazione Equestre 3 laghi di Chiusi e gli agricoltori delle aziende agricole che hanno fatto sfilare i loro animali, asini, cavalli, pony, buoi, carrozze e calessi, per la gioia dei bambini presenti. La domenica sera, nella suggestiva cornice che va dalla Torre dell’orologio alla Fontana di piazza Matteotti, su iniziativa di due attività private del paese, Parrucchiera Vanity e Pericoli Abbigliamento (che quest’anno festeggia 50 anni di attività), è stata la volta della sfilata “Chianciano veste le stelle” che ha visto la partecipazione di svariate attività commerciali e artigianali del territorio che hanno presentato abiti e accessori, trucchi e acconciature.
Un altro successo importante di questa edizione è stato quello di organizzare un’efficace raccolta differenziata per ridurre al minimo l’impatto dei rifiuti della festa: plastica, vetro, carta e organico sono stati accuratamente separati, tenendo da parte le ossa per i cani e il pane per le galline e i cavalli. E infine, grazie all’adesione al progetto dell’Amministrazione comunale “Un gesto di solidarietà”, 50 centesimi per ogni pasto servito nella serata di sabato sarà devoluto in favore dei più bisognosi. Solidarietà, rispetto per l’ambiente e per l’identità locale, cibi di qualità, collaborazione e rafforzamento delle relazioni intergenerazionali: ecco cosa porta con sé la festa di san Giovanni di Chianciano Terme e chissà, forse, una spiegazione possibile di quel “pare indiviso” potrebbe essere la storpiatura del “communio pro indiviso”, locuzione latina usata nel linguaggio giuridico per indicare la vera e propria comunione che ha per oggetto un bene naturalmente o convenzionalmente indiviso” così come ogni territorio e la comunità che lo vive dovrebbe essere.
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