ABBADIA Futura: “Il sindaco Tondi, ‘uomo solo al comando’”
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Riceviamo e pubblichiamo(*)
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Ci giunge la notizia di un incontro avvenuto a Siena venerdì 25 marzo fra il sindaco Tondi di Abbadia San Salvatore – nonché presidente dell’Unione dei Comuni Amiata Val d’Orcia – e il presidente della Regione Rossi, il quale aveva rimandato la sua visita in Amiata che doveva avvenire quello stesso giorno. L’oggetto erano le gravissime problematiche in cui versa la nostra zona. Vista appunto la gravità della situazione, che riguarda tutta l’Amiata e i vari comuni, ci si poteva aspettare un colloquio con tutti i sindaci dell’area per favorire la sinergia necessaria a risolvere quelle che ormai sono diventate delle vere e proprie vergogne.
Il modo di comportarsi del sindaco di Abbadia San Salvatore, ha provocato molta tensione nei rapporti tra i comuni del territorio amiatino. Noi della lista civica Abbadia Futura, temiamo che si sia verificato l’equivalente di un incendio che non sarà facile spegnere e che, a livello locale, pregiudicherà i rapporti all’interno dell’unione dei comuni. Non ci sono conferme ufficiali sul sito della regione Toscana in merito all’incontro, in ogni caso ci meraviglia il fatto che il governatore di una regione decida di incontrare il Presidente dell’Unione dei Comuni dell’Amiata Val d’Orcia, senza che gli altri sindaci ne siano stati informati e senza un loro ampio mandato.
A nostro avviso, il compito del presidente dell’unione dei comuni, a livello istituzionale, è quello di portare in sintesi le istanze dei vari componenti dell’unione, invece dobbiamo prendere atto che non è così, visti i comportamenti manifestati dalla sua investitura a oggi e le scorrettezze verso gli altri sindaci e verso la nostra opposizione in consiglio comunale. Ma l’aspetto veramente inquietante secondo noi della Lista Civica Abbadia Futura è soprattutto un altro, ovvero una trapelata “apertura” del comune di Abbadia verso lo sfruttamento geotermoelettrico. In tal senso, vogliamo ricordare che nel programma elettorale dell’attuale amministrazione di Abbadia San Salvatore era previsto che le decisioni in merito alla geotermia dovevano essere prese attraverso la consultazione dei cittadini, compreso il ricorso al referendum.
Noi della lista civica di Abbadia Futura abbiamo l’impressione che qualcuno abbia già preso la decisione visto che nel prossimo futuro ci saranno sondaggi esplorativi nel nostro territorio. Attendiamo quindi una smentita in merito e quanto meno un resoconto ufficiale di questi prossimi avvenimenti. Se così non fosse si riscontrerebbe un comportamento gravissimo del primo cittadino e un tradimento delle promesse pre e post elettorali. Chiediamo di uscire fuori da atteggiamenti ambigui: parlare di sviluppo e di turismo e poi concentrare gli sforzi per portare le trivelle nel nostro territorio, come se i risultati disastrosi della geotermia a livello dello stato di salute dei cittadini e del territorio non fossero già abbastanza evidenti. Il progetto per la rinascita dell’Amiata deve partire dal commercio, dalla valorizzazione della montagna, e delle risorse artistiche e architettoniche utili per sviluppare il turismo.
Non abbiamo assolutamente bisogno, come scrisse in una lettera il segretario del PD di Abbadia San Salvatore Paolo Rappuoli, di “chi gioca da solo”; una lettera indirizzata a tutte le forze politiche e sociali per unire tutte le energie per elaborare progetti per il rilancio della zona, che auspicava la visita del presidente Rossi e della sua Giunta a venire sull’Amiata per ragionare “insieme” sul rilancio della zona. Purtroppo hanno già in casa “l’uomo solo al comando” mentre noi abbiamo bisogno di tutte le sinergie possibili per uscire fuori da questa grave crisi che caratterizza l’Amiata e non abbiamo bisogno dell’uomo in fuga da solo, ma di una squadra che con i suoi gregari ci porti al traguardo d’arrivo che per noi significa dare più lustro e lavoro al nostro territorio. Per completezza di informazione:
Su tale ristrettissimo appuntamento si sono espressi tramite la pagina Facebook “C’Era…il Ponte dell’Orcia” anche i sindaci Vagaggini di Piancastagnaio e Galletti di Castiglione D’Orcia e l’ex Sindaco di Radicofani e attuale assessore Massimo Magrini. Se l’incontro è stato istituzionale – scrive Vagaggini - è una scorrettezza verso gli altri sindaci amiatini. Se poi è tra presidente Rossi e Presidente dell’Unione dei Comuni Tondi è Scandaloso… E il risultato non può essere come quello del ponte sul paglia!
Galletti invece scrive: “alla mia lettera (pubblicata) di protesta per il mancato invito a tutti i Sindaci dell’Unione, da parte del Presidente Rossi in occasione della sua annunciata visita sul nostro territorio [...] non ho avuto nessuna risposta. O meglio, potrei interpretare come risposta il fatto che il Presidente ha rimandato la sua visita in Amiata Val d’Orcia. Ha fatto l’incontro a Siena ed anche in quel contesto non sono stato invitato. Mi pare un’aggravante. Credo che come Unione dei Comuni dobbiamo battere qualche colpo più forte”.
Magrini, escludendo un coinvolgimento del Sindaco Fabbrizzi nell’incontro, non si stupisce affatto e pone l’attenzione sulla fusione dei comuni: “… si è verificato un cortocircuito che rischia di pregiudicare i rapporti istituzionali a livello locale. Il governatore di una regione non dovrebbe parlare con un solo sindaco in rappresentanza di un territorio senza che gli altri sindaci ne siano informati e senza un loro ampio mandato. (…) si sta lavorando a leggi che portino rapidamente alla fusione tra comuni e alla nascita di un ente ibrido, che è un incrocio tra l’attuale comune e la provincia. Fusioni che se non saranno accettate dalle comunità locali dovranno avvenire per obbligo di legge o attraverso il taglio dei finanziamenti ai comuni refrattari alla fusione. (…) Meno interlocutori per la regione, meno partecipazione ai processi decisionali che riguardano un territorio e, quindi, meno democrazia. (…) Quanto all’annoso problema del ponte sul Paglia, credo che il ponte Bailey una volta istallato resterà al suo posto per i prossimi 50 anni. Non posso immaginare che si spenda una cifra importante per realizzare il bypass oggi e tra un anno 5 milioni di euro per rifare il ponte originario. (*Lista civica Abbadia futura)
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