ABBADIA San Salvatore: incentivi per l’efficientamento energetico-ambientale delle costruzioni

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Nel nuovo Regolamento Edilizio in arrivo gli ecoincentivi per gli edifici

Sono in arrivo gli ecoincentivi per l’efficientamento energetico ed ecologico delle abitazioni e degli edifici. Nel nuovo Regolamento Edilizio del Comune di Abbadia San Salvatore, infatti, un intero capitolo è dedicato ai requisiti energetico-ambientali delle costruzioni.

Il regolamento, coerentemente con i contenuti della Legge Regionale 65/2014, persegue la qualità insediativa attraverso la definizione di criteri, requisiti e incentivi finalizzati a indirizzare l’attività edilizia verso soluzioni compatibili con le esigenze antropiche e con l’equilibrio delle risorse ambientali. Tenendo in considerazione in particolare 4 elementi fondamentali: la compatibilità ambientale, l’ecoefficienza energetica, il comfort abitativo e la tutela della salute dei cittadini.

“Abbiamo voluto dare particolare risalto a questo aspetto – Commenta il sindaco di Abbadia, Fabrizio Tondi – Perché lo riteniamo uno degli elementi più importanti del nuovo regolamento edilizio. L’ecosostenibilità degli edifici ed il loro efficientamento energetico rappresentano una priorità per Abbadia. Le misure incentivanti hanno l’obiettivo di orientare il futuro delle nostre abitazioni e costruzioni nella direzione di un più largo utilizzo di energia proveniente da fonti rinnovabili e della riqualificazione degli impianti nell’ottica della lotta agli sprechi, del riciclo e del riuso, in particolare dell’acqua. Un ulteriore tassello nell’obiettivo di un paese più verde ed ecocompatibile.”

Il regolamento ricomprende l’intero ventaglio di interventi possibili per l’efficientamento energetico-ambientale degli edifici e ne definisce dei requisiti minimi per ogni categoria. Di particolare interesse è il concetto inserito all’art. 71 sull’ottimizzazione dei consumi energetici e la quota di energia da fonti rinnovabili, stabilendo che in caso di edifici esistenti superiori ai 1000 mq e soggetti a ristrutturazione totale o edifici esistenti soggetti a demolizione e ricostruzione, gli impianti di produzione di energia termica devono essere progettati e realizzati in modo da garantire il rispetto della copertura ricorrendo ad energia prodotta da impianti alimentati ad energie rinnovabili per il 50% dei consumi previsti per l’acqua calda sanitaria, il riscaldamento e il raffrescamento. Viene introdotto, all’art.72, anche il termine “Edifici ad energia quasi zero” (NZEB: Nearly Zero Energy Buildings), ovvero tutti gli edifici per i quali, tra gli altri, è assicurato il rispetto della copertura del 50% dei consumi previsti per l’acqua calda sanitaria e del 50% della somma di tutti i consumi energetici tramite il ricorso ad energia prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili.

Le misure incentivanti sono differenziate in relazione alla tipologia di intervento e agli standard energetico-ambientali conseguiti e prevedono riduzioni, a seconda dei casi, dal 30 fino al 60 per cento sugli oneri di urbanizzazione (purché gli edifici rispettino le caratteristiche specificatamente indicate in tre diverse tipologie all’interno del regolamento). A questo può essere aggiunta un’ulteriore riduzione del 5% in caso di contestuale installazione della rete duale per il riutilizzo delle acque meteoriche e delle acque grigie per usi compatibili e l’applicazione di una riduzione dei costi di costruzione (se dovuti) ad una misura minima del 5% qualora gli interventi soddisfino i requisiti previsti dalle misure incentivanti elencate dal capitolo specifico. Inoltre, altri sgravi pari al 5% sono previsti per coloro che sceglieranno di optare per il riciclo dei materiali o per l’utilizzo di materiali prodotti da ditte locali. Per maggiori informazioni si invita comunque a prendere visione del regolamento che illustra il tema in modo puntuale e dettagliato.

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